Cerca

Il caso

Sede Onoranze, stop del Comune

La ragione: difformità urbanistiche nel progetto. Slitta anche la promessa dei parcheggi

Sede Onoranze, stop del Comune

La ragione: difformità urbanistiche nel progetto. Slitta anche la promessa dei parcheggi

Il Comune blocca per la seconda volta il bando per la vendita della sede di Onoranze funebri. Con una mail del 28 ottobre scorso, da Palazzo Nodari è giunta una mail al cda di Asm spa, partecipata al 100% dal Comune di Rovigo, per chiedere il ritiro del bando per valutare difformità urbanistiche del progetto.

Già una volta, in estate, l’assessore alle partecipate Andrea Pavanello aveva chiesto alla società di prorogare la scadenza del bando emanato a luglio e con un termine troppo breve, di un mese, per consentire a tutti i soggetti interessati di valutare e partecipare all’offerta.

In questo modo la promessa del sindaco Edoardo Gaffeo di realizzare al più presto per gli utenti della stazione un parcheggio con 100 posti nei pressi di piazza Riconoscenza slitta insieme al bando. Fa parte della vendita della sede, infatti, realizzare nell’area interna a via Dante, non solo la sala del commiato, ma anche i parcheggi a servizio dell’utenza della stazione.

Nel progetto iniziale - che a quanto sostiene il Comune ha fatto riscontare delle difformità - il privato veniva chiamato a riqualificare l’area e a realizzare 100 posti auto per un costo iniziale di 50mila euro circa, mentre la ristrutturazione della camera funeraria, oltre alla realizzazione di tutti i sottoservizii, sarebbe costata circa un milione di euro.

L’immobile è di 142 metri quadrati e comprende uno scoperto di altri 1018 metri quadrati. Veniva messo in vendita per 165.700 euro. Il tutto nella corte interna di via Dante Alighieri, sede di Asm spa e Asm set, dove c’è anche il ricovero di tutti i mezzi delle partecipate del Comune. Con le partecipate il privato avrebbe condiviso le spese di “condominio” e di portierato. Mentre i parcheggi, utili alla stazione, dovevano essere realizzati in convenzione con il Comune.

Il passato è d’obbligo, visto che già per due volte di seguito l’affare ha subito uno stop e questa volta,m pare proprio, per un serio problema di compatibilità urbanistica, probabilmente sulla stessa palazzina messa in vendita.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400