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IL RICONOSCIMENTO

Bertelli-Orlando, il videoclip da primato nasce a Rovigo

Nel piccolo studio di produzione Seenfilm in Area Tosi a Rovigo Stefano e Roberto creano magie

Bertelli-Orlando, il videoclip da primato nasce a Rovigo

Stefano Bertelli e Roberto Orlando continuano ad attirare star internazionali sempre più interessate alle singolari creazioni dei due collaboratori. Adesso è il momento del videoclip “Castles” uscito a fine ottobre per il cantante Lee Dewyze. Il video ha vinto il Los Angeles Film Awards per il mese di ottobre 2019.

Nel piccolo studio di produzione Seenfilm in Area Tosi a Rovigo Stefano e Roberto creano magie. Con una stampante 3D, tante immagini, tanta passione ma soprattutto tanta carta, sanno formare modellini che uniti insieme danno vita a veri e propri setting per videoclip. Il computer, la professionalità ed il duro lavoro fanno il resto. L’ultima fatica, “Castles”, è un video di 3 minuti e mezzo realizzato per il musicista statunitense Lee Dewyze, desideroso di far rivivere la nostalgia dell’infanzia attraverso un brano in acustico ed un video in papercraft. Un filmato che, oltre ad aver riscosso il favore dei fan dell’artista dopo soli pochi giorni dall’uscita, è anche rientrato tra i 60 semifinalisti dei Los Angeles Film Awards, e poi si è aggiudicato il titolo del mese di ottobre, una competizione internazionale per produttori di video e sceneggiatori.

Il brano “Castles” è una canzone alla quale il cantante tiene molto per il suo tema e che Seenfilm ha saputo tramutare in immagini donando tutto il gusto della nostalgia del passato. Uscendo dalle più usuali nostalgie amorose a cui spesso le star musicali fanno ricorso per parlare dritto al cuore del pubblico, nel video di “Castles” troviamo una luce quasi eterea ed alcuni oggetti tipicamente associabili alla fanciullezza, come le altalene o la casa sull’albero. Singolari sono anche le ombre di fanciulli che corrono, giocano o si tengono per mano fino a vedere i luoghi della loro infanzia trasformati dal tempo. I colori caldi fanno pensare ad un’atmosfera sfocata associabile al ricordo del passato intervallata dalla freddezza del blu. Forse una costante alternanza tra la realtà dei bambini vista con la malinconia degli occhi degli adulti che invece sono costretti ormai a vivere il presente alle volte gelido e senza più castelli di rifugio costruiti sugli alberi.

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