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Adria

Una Gioconda tutta da leggere

Evento culturale coinvolgente nel parco di villa Mecenati

Non è per niente facile raccontare il genio, attraverso lo sguardo impenetrabile della Gioconda: eppure Carlotta Forza, Anna Paoli, Francesca Fontana e Desy Mezzogori sono riuscite a svelare la storia dell’artista, sulla base di uno dei quadri più celebrati al mondo, con il supporto multimediale di immagini, riuscendo a raccontare il dipinto in un modo quasi magistrale, esaminando le peculiarità che lo compongono e svelando i segreti che contiene.

La spettacolarità dell’evento è stata resa tale grazie alla location suggestiva di villa Mecenati, e del suo incantevole parco, sede del conservatorio Buzzolla.

Le esposizioni delle quattro ragazze sono state impreziosite dalle esecuzioni musicali di due raffinati musicisti, i chitarristi Michele Barbujani e Matteo Curto, i quali hanno contribuito a creare un’atmosfera ricca di pathos, mentre il sole volgeva al tramonto, rendendo così unico il momento particolarmente intenso e piacevole per l’evento denominato “Con gli occhi della Gioconda: viaggio di Leonardo nell'affascinante mondo della natura".

E’ stata questa l’iniziativa senza più significativa e coinvolgente promossa da Attive terre nell’ambito del progetto regionale Venetolegge. La giornata è stata arricchita con la lettura di alcuni brani del libro “L’uomo e la natura” di Mario De Micheli da parte di alcune volontarie dell’associazione Lorella Rossi, Paola Pellegrinelli, Cinzia Gnan, Delfina Cosetta Pellegrini, insieme al presidente Alessandro Andreello. “Tra un preludio e una descrizione - sottolinea il presidente - la serata ha appassionato tutti gli intervenuti, in particolare quando è stato ricordato lo sciopero globale nel quale oltre un milione di persone si sono dati appuntamento in piazza per chiedere ai potenti della terra un impegno concreto per l’ambiente”.

"Significativo - aggiunge - è stato rileggere alcuni passi della preghiera interconfessionale sul rapporto tra uomo e natura, recitata a conclusione della intensa ‘Giornata per la custodia del creato’ svoltasi a Ca’ Emo su iniziativa delle diocesi di Adria-Rovigo e Chioggia. Una preghiera ancora più carica di pathos perché recitata sul sagrato della chiesa, in notturna, in quell’atmosfera particolare delle luci che creano le ombre".

Sulla "Voce" di mercoledì 6 novembre l'articolo completo.

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