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FEMMINICIDIO DI ADRIA

“Giulia: mai più un caso così”

Votato in Provincia all'unanimità un ordine del giorno che domandava “il finanziamento certo e puntuale dei Centri Antiviolenza e l’educazione alla cultura di genere nelle scuole”

“Giulia: mai più un caso così”

“Quanto è successo a Giulia Lazzari di Adria, strangolata dal marito, ha messo in luce come anche nella nostra provincia la violenza contro le donne esista e si diffonda; non si può più parlare di un crimine isolato, di un raptus o di una questione privata: i numeri della violenza di genere nel nostro Paese e nel mondo intero oramai salgono in modo esponenziale; si tratta di un fenomeno ormai strutturale, non più emergenziale”. Una situazione grave, quella fotografata dall’ordine del giorno approvato nel corso del consiglio provinciale di oggi pomeriggio. Nel quale ha trovato ampio spazio il tema del femminicidio di Adria e, più in generale, quello della violenza sulle donne.

Un ordine del giorno che domandava, come misure di prevenzione, “il finanziamento certo e puntuale dei Centri Antiviolenza e l’educazione alla cultura di genere nelle scuole di ogni ordine e grado”.

Sul testo portato in consiglio dalla commissione Pari opportunità, poi, sono intervenuti i consiglieri provinciali che, in particolare con Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle, e con Ilaria Paparella, vicesindaco di Villadose, hanno posto l’accento su due aspetti fondamentali: da una parte la necessità di garantire tutela vera ed efficace per quelle donne che trovino il coraggio di denunciare i loro aggressori o persecutori; dall’altra, pene certe e pesanti per coloro che si macchino di reati in tema di violenza sulle donne o di veri e propri femminicidi.

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