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IL CASO

Reddito da divano, è caccia ai furbetti

Il Comuni polesani fanno partire gli accertamenti sui titolari del sussidio.

Reddito da divano, è caccia ai furbetti

I Comuni dichiarano guerra ai furbetti del reddito di cittadinanza. Il Comune di Villanova del Ghebbo apre la strada, e avvia il piano di verifiche anagrafiche sulla composizione dei nuclei familiari di chi ha ottenuto il sussidio, approvato dal precedente governo. In paese, sono una quindicina i percettori di quello che è diventato noto come “reddito da divano”.

Compito del Comune, ora, sarà quello di verificare puntualmente la consistenza dei nuclei familiari di queste persone, e soprattutto la coincidenza con quanto dichiarato nelle dichiarazioni Isee, necessarie per ottenere il sussidio.
A lanciare la guerra ai furbetti, nel Comune di Villanova del Ghebbo - ma poi verifiche analoghe scatteranno a cascata in tutti i Comuni del Polesine e non solo - una delibera approvata dalla giunta guidata dal sindaco Gilberto Desiati nei giorni scorsi.

Il controllo incrociato, tra Inps e documentazione in mano ai Comuni, tramite anagrafi e servizi sociali, serviranno a verificare eventuali difformità, omissioni nelle dichiarazioni o dichiarazioni mendaci sottoscritte per ottenere il reddito di cittadinanza. Gli eventuali furbetti, così pizzicati, rischiano di passare guai seri. E di dover restituire quanto fin qui incassato indebitamente. La guerra ai furbi, insomma, è già iniziata.

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