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FRATTA

“In Polesine per lasciare un segno”

Il prefetto Maddalena De Luca ha raccontato la sua vita e rivelato i suoi sogni per il futuro.

“In Polesine per lasciare un segno”

Il prefetto Maddalena De Luca ha raccontato, a Fratta, la sua storia personale e professionale. Giovedì sera, in sala civica, la commissione pari opportunità ha ospitato la conversazione col prefetto di Rovigo, moderata dalla giornalista Alice Sponton, in occasione della celebrazione della giornata contro la violenza sulle donne. 

“Non è un sogno di bambina: avevo 18 anni quando per un caso fortuito ho conosciuto un prefetto, zio di un amico - ha detto la De Luca - mi ha colpito per la autorevolezza, senza essere autoritario e per il senso di fiducia che mi infondeva durante un incontro informale. Nasce così questo desiderio di raggiungere l’obiettivo e la mia passione; mi reputo una privilegiata a fare ciò che amo”.

Dopo la laurea in legge, l’abilitazione di avvocato e le due lauree con lode in lode in scienza delle pubbliche amministrazioni e governo e gestione di amministrazioni e imprese, la De Luca ha superato il concorso per l’accesso alla carriera prefettizia nel 1992. Quindi, ha raccontato che il momento più bello è stato il giorno in cui ha ricevuto la notizia di “essere diventata prefetto, poco prima di Natale” e allo stesso tempo è anche stato doloroso, perché non ha potuto “condividerlo con il padre, mancato tempo addietro”. Quindi, ha rivelato di non essersi mai sentita fuori luogo nelle stanze dei bottoni, “perché ho puntato principalmente sullo studio e la preparazione, confrontandomi su un piano di parità con i colleghi uomini”.

Madre di Nicole e Lorenzo, “che da sempre hanno compreso il mio ruolo, sostenendomi e sentendomi vicina, ringrazio mia madre per essere il pilastro della nostra famiglia”. Il segreto per affrontare il quotidiano? “Avere un sogno, crederci, e la strada si raggiunge”.

Innamoratissima del Polesine e dei polesani, di cui apprezza bellezze naturali e vita a misura d’uomo, ha imparato a comprendere che le novità hanno bisogno di tempo per essere metabolizzate. Tra i sogni per il futuro “una brillante carriera, lasciare un segno nei posti dove sarò chiamata a prestare servizio, coniugando sempre umanità a professionalità”.

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