Presi con 44 chili di droga. Restano in cella

Uno, romagnolo di Sant’Arcangelo, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, mentre l’altro, campano di Salerno, al giudice per le indagini preliminari, ha ribadito che lui, con quella storia, non c’entra nulla. Era lì, ma non sapeva niente della droga. Questo il risultato del primo passaggio di fronte al giudice per i due arrestati che, secondo le contestazioni, sono stati beccati dalla polizia di Ferrara mentre stavano caricando, su un furgone, qualcosa come 44 chilogrammi di marijuana, stoccata in un immobile dell’outlet di Occhiobello affittato da pochi giorni. Da parte sua, la società dell’outlet ha voluto immediatamente chiarire di essere del tutto estranea a questa vicenda e di avere, anzi, fornito la massima collaborazione alla polizia. Secondo i riscontri degli investigatori, lo stupefacente era sì stoccato in Polesine, ma sarebbe stato in realtà destinato al mercato ferrarese.

Nella vicenda, insomma, Occhiobello e provincia entrerebbero solo in quanto sede del “deposito”. Per quanto, su coloro che avrebbero dovuto ricevere la “consegna”, sono ancora in corso le indagini del caso. Il sequestro, a quanto reso noto, è scattato mentre la merce, suddivisa in 41 involti del peso di oltre un chilogrammo ciascuno, veniva caricata su un furgone, dotato di una intercapedine per potere ospitare questo carico, decisamente particolare. Per stornare eventuali sospetti, oltre allo stupefacente il veicolo avrebbe trasportato anche alcuni scatoloni di merce decisamente più innocua, come scarpe e ciabatte. Sulla base dell’esito dell’interrogatorio, il giudice ha quindi deciso sulla misura cautelare da applicare ai due arrestati. Ha deciso che, per ora, restino in carcere.