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Economia

La Zes approda in Parlamento

L’Orsa Veneto elenca i benefici: “Sgravi fiscali, procedure semplificate, esenzioni sui contributi”

La Zes approda in Parlamento

La Zes è in dirittura d’arrivo. Sono ore decisive per l’istituzione della Zola speciale, sotto forma di Zona logistica, che faciliterà insediamenti e sviluppo nelle aree di Marghera e di 16 Comuni polesani. Le proposte che istituiscono la Zes (o Zls) sono state depositate alla commissione bilancio del Senato, e domani arriverà anche l’emendamento del governo che contiene l’istituzione della Zls per Marghera e il Polesine, e sarà messo in discussione a partire da martedì. Il Parlamento, quindi si prepara a votare l’emendamento alla legge di Bilancio per la creazione della Zls come chiesto dai territori e da Confindustria. Insomma per la zona speciale in Polesine è davvero questione di giorni.

L’opportunità è quella di ottenere benefici e sgravi fiscali per le aziende che verranno ad insediarsi. Ed arriva anche il plauso di Orsa Veneto (sindacati autonomi di base). “Finalmente - dice il segretario Ezio Ordigoni - è arrivato l’emendamento del governo presentato dal ministro per il Sud Giuseppe Provenzano. Il provvedimento attualmente trova il pieno accordo di tutte le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione. Ora ci aspettiamo che diventi legge.

L’Orsa confederale del Veneto promuove da anni incontri con qualificati relatori regionali e nazionali sul tema in oggetto, l’ultimo il 26 settembre scorso su ‘Zona economica speciale nell’area metropolitana di Venezia e Rovigo’.

Con una Zls potenziata in “Zlsp” che corrisponde in tutto alla Zes, il governo si assume la responsabilità “di promuovere la realizzazione di un piano industriale per dare opportunità di crescita a territori dalla forte vocazione industriale che stanno combattendo per risollevarsi da una crisi decennale”.

La nuova Zlsp si prefigge di attrarre 2,5 miliardi di euro di investimenti nell’area di Porto Marghera, Murano e in Polesine e 26mila potenziali posti di lavoro”. Orsa ribadisce anche che “le aziende potranno godere di crediti d’imposta variabili dal 15 al 25%, oltre a semplificazioni burocratiche e agevolazioni fiscali, accedere a procedure amministrative semplificate, specifiche norme per il credito d’imposta, ad esenzioni sui contributi previdenziali ed assistenziali dei lavoratori”.

Ordigoni evidenzia che “il nodo di Mestre fruisce di un’area industriale e portuale di oltre 2 mila ettari con vasti siti inutilizzati e quindi disponibili per potenziali investitori. L’area metropolitana di Venezia e Rovigo dispone attualmente di circa 385 ettari di aree industriali che non producono alcun reddito, né per le imprese, né per i cittadini e nemmeno per lo Stato o gli enti locali perché non producono entrate fiscali (Iva, Imu, Ires)”.

Per Orsa la Zls o Zes è fondamentale “per rilanciare l’economia e la mobilità sostenibile, realizzando nuovi centri di logistica, infrastrutture ferroviarie e non, quindi nuove e grandi opportunità di crescita occupazionale e lavoro di qualità. Fondamentale è anche Per la riqualificazione del territorio e la crescita sociale in una logica di green economy e di sostenibilità ambientale senza spreco di suolo pubblico”. La zes attrattiva anche per nuovi investimenti, “quale elemento di contrasto alla delocalizzazione industriale, fattore determinante per la riconversione delle aree dismesse di Porto Marghera e come volano per il miglioramento delle infrastrutture. Inoltre è condizione indispensabile per sviluppare la competitività del trasporto merci su ferro in una logica di sistema”.

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