VOCE
Consorzio di sviluppo
14.12.2019 - 19:47
Ci mancava solo il valzer delle poltrone del Consvipo. Una battaglia per chi deve avere il potere di nomina del cda o di gestire la chiusura dell’ente. Da mesi, forse anni si parla di come mantenere in vita il Consorzio di sviluppo o di come liquidarlo. I sindaci da tempo sono divisi e chi lo vorrebbe liquidare è in aumento. Mentre chi vorrebbe rivederlo punta ad una “cura dimagrante” di spese e attività per poter trovare il modo di proseguire l’attività Consvipo con un minor peso per i Comuni soci. Situazione bloccata da tempo e vertice decapitato dalle dimissioni del cda di qualche settimana fa. E adesso sindaci e politici litigano anche sulle poltrone, sui ruoli, cioè da assegnare a questo o a quello per cosa di preciso non si sa.
Il teatrino ora vede la richiesta del presidente della Provincia Ivan Dall’Ara di revocare il mandato al presidente dell’assemblea dei sindaci Francesco Siviero. Una richiesta formalizzata nei giorni scorsi e che sarà messa all’ordine del giorno alla prossima assemblea dei sindaci soci, che dovrebbe essere convocata il 23 dicembre. All’ordine del giorno anche la possibile nomina del cda e l’eventuale decisione di liquidare il Consorzio. Insomma ancora una volta i sindaci dovranno decidere se tenere in piedi l’ente o mandarlo in soffitta. Ma ci sarà anche lo scontro politico fra chi vuole il posto di Siviero e chi ritiene che non abbia senso cambiare la presidenza dell’assemblea in una fase così delicata.
E sono in tanti a chiedersi i motivi della richiesta di Dall’Ara. Il sospetto avanzato da molti è che dietro questo proposito ci sia l’intenzione di palazzo Celio di mettere alla presidenza dell’assemblea un sindaco più in linea con le sue posizioni e quelle del suo partito. Questo per avere la possibilità di avere un occhio di riguardo nella gestione dei successivi passaggi Consvipo, dalla ricostituzione del cda all’eventuale chiusura. La Provincia è maggiore azionista, ma anche debitrice verso Consvipo per alcune centinaia di migliaia di euro. Evidentemente ogni dettaglio è importante.
Ieri i sindaci del centrosinistra si sono riuniti per cercare una posizione comune in vista dell’assemblea. In piedi c’è ancora la proposta del Comune di Rovigo di rilevare le quote della Provincia per un esborso annuo di 100mila euro. Ma ci sono anche tanti sindaci, come i renziani Raito e Piasentini, propensi alla chiusura. Per ora la situazione è ancora in stallo e la palla passa ora ai sindaci del centrodestra. La condizione del Consorzio di sviluppo assomiglia sempre più a quella di un morto che cammina, ed ora si accende anche la guerra per un ruolo che sembra tanto a quello di becchino.
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