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Aggressione fascista in piazza. Pestaggio e inni al Duce

“Gridavano: duce, duce e insultavano Anna Frank”. Zaia: "Fatto gravissimo"

Aggressione fascista in piazza. Pestaggio e inni al Duce

“Gridavano: duce, duce e insultavano Anna Frank”. Zaia: si tratta di un fatto gravissimo

"Sono stato picchiato da una squadraccia in piazza San Marco, a Venezia, gridavano “duce-duce". Arturo Scotto, ex deputato di Articolo Uno, lo dice all’AdnKronos, raccontando l'aggressione subita poco dopo la mezzanotte di ieri, mentre era in piazza San Marco, a festeggiare il nuovo anno.

"Un gruppo di giovani, tra i 20 e i 25 anni, stava inneggiando al duce, urlando, tra l’altro, “Anna Frank l’abbiamo messa nel forno - spiega - Io mi sono avvicinato, chiedendo di smetterla, per tutta risposta mi hanno aggredito, colpendomi con quattro pugni". "Erano in otto, con il viso coperto e si sono poi dileguati".

"Ho passato la mattina dalla polizia, dove ho sporto denuncia". L’aggressione è stata raccontata su Facebook: "Capodanno a Piazza San Marco con marito e figlio grande, mezzanotte e un minuto: un gruppo dietro di me canta 'Anna Frank sei finita nel forno', mi giro: 'Ragazzi basta!' si mettono a urlare: 'Duce, duce ... con mano alzata", scrive Elsa Bertholet. Poi "si gira mio marito che prima non li aveva sentiti cantare: “'asta!!!!' e boum si prende botte in faccia da vari lati, poi si mette di mezzo un ragazzo per aiutarci e picchiano pure lui, visibilmente abituati al fatto, poi fuggono come dei vigliacchi che sono. La polizia municipale: “Avete ragione, picchiare è brutto, fate denuncia domani", racconta Bertholet. "Ora in un bar meraviglioso nel ghetto. Bella Venezia. Buon anno antifascista a tutti!", conclude la moglie di Scotto.4

Molti gli attestati di solidarietà al deputato: “Ho parlato con Arturo Scotto che mi ha raccontato dell’aggressione subita a Venezia. A lui, alla famiglia e al coraggioso ragazzo che ha provato a fermare i giovani fascisti va la mia solidarietà e un grande abbraccio" ha scritto il senatore Pietro Grasso (Leu). Secondo Zaia invece si tratta di “un fatto estremamente grave, anche perché sullo sfondo c'è l'antisemitismo e il revisionismo, contro cui combattiamo da anni”. Per quanto riguarda invece altri episodi nella notte di Capodanno, un uomo è stato fermato e identificato dalle forze dell'ordine in Piazza San Marco dopo aver fatto partire in mezzo al pubblico alcuni grossi botti, mentre era in corso lo spettacolo pirotecnico. A San Marco c'erano circa 29mila persone e i fuochi, partiti dal centro della piazza - dove vige il divieto assoluto di portare materiale pirotecnico -, hanno creato paura.

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