VOCE
CASTELMASSA
09.01.2020 - 19:53
In foto, bimbi di pochi anni che subivano abusi
Giovane condannato a un anno, pena sospesa. In Tribunale, scontro tra informatici
L’indagine era partita a Mantova, per una rovente chat tra una minore di Sermide e un 25enne della zona di Castelmassa, con annesso scambio di immagini erotiche, che avevano portato i genitori di lei a presentare denuncia. Dagli accertamenti dei carabinieri della stazione di Gonzaga, sarebbe emerso come non vi fossero elementi di reato, dal momento che in chat la ragazza si era presentata come maggiorenne, affermazione che a prima vista poteva essere plausibile, e avrebbe condiviso le immagini di propria volontà, senza nessuna costrizione.
La perquisizione a casa dell’altopolesano, però, avrebbe consentito, agli investigatori, di trovare altri elementi, questi sì ritenuti penalmente rilevanti. In particolare, secondo il capo di imputazione col quale era poi finito a processo, sarebbe stato trovato in possesso di qualcosa come oltre 26mila foto di minori “anche in età prescolare, nell’atto di compiere e subire atti sessuali, o con i genitali in evidenza”.
Quanto bastava, dal punto di vista dell’accusa, per farlo finire a processo, con l’ipotesi di reato di detenzione di materiale pedopornografico. I fatti sarebbero risalenti al 2015. La sentenza di primo grado è arrivata oggi: non doversi procedere per parte dell’arco temporale lungo il quale era contestato il reato, pena sospesa, per il resto.
Prima della discussione, un animato confronto tra i consulenti esperti informatici delle parti. La difesa, in particolare, ha battuto a lungo sulla tesi del download accidentale. Ha, inoltre, evidenziato, con l’avvocato Petternella, come in realtà i file non siano mai stati materialmente trovati, dal momento che erano stati cancellati. Sarebbero quindi stati ritrovati con un software apposito.
La condanna, alla fine, è sì arrivata, ma a una pena decisamente inferiore di quella domandata dal pubblico ministero, che aveva chiesto tre anni e sei mesi. Come detto, un solo anno, con sospensione condizionale della pena.
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