Zes, aree mappate in pochi giorni

Tempi rapidi per la Zes-Zls. Nel segno di specializzazione e accordi strategici con altre zone economiche italiane.

I sindaci dei 16 Comuni interessati dalla Zona logistica semplificata si sono già messi al lavoro per completare la mappatura della aree destinate ad accogliere investimenti e insediamenti.

Nel vertice di giovedì scorso in Provincia il tempo fissato per il censimento in tutti i Comuni (pochi quelli che hanno già completato l’individuazione di ogni singolo terreno) è stato di una decina di giorni. Entro la prossima settimana, quindi, il primo passo della road map potrebbe essere definito, seguiranno poi atti della Regione per il decreto di istituzione e la convenzione con il ministero del Sud per il via formale della Zes-Zls.

La strategia Tra i vari passi indicati dal presidente di Confindustria Venezia Rovigo, Vincenzo Marinese, inoltre, c’è anche la realizzazione di una sinergia con le altre Zes italiane, molte delle quali non ancora realmente partite. Al summit di palazzo Celio Marinese aveva fatto riferimento alla Zes della Campania, “ma spiega si è trattato di un esempio, avrei potuto riferirmi alla Puglia. Quello che intendo è di definire una linea strategica per specializzare e i vari territori e metterli in una sorta di rete da promuovere a livello internazionale. Una sinergia e strategia comune in grado di definire una serie di punti di forza per i singoli territori Zes e Zls e i porti di riferimento, per poi promuoverli e presentarli agli investitori internazionali. L’Italia è una straordinaria piattaforma nel Mediterraneo ricca di grandi opportunità.

Dalla logistica al manifatturiero, perché Made in Italy nel mondo è sinonimo di qualità. E poi il turismo, l’industria dell’automotive e della cantieristica, la cybersicurezza. Il sistema Veneto all’interno del sistema Italia, questa la linea d’azione da portare avanti. E credo che il ministero del Sud, titolare delle aree Zes, abbia questa stessa visione”.

Nella City L’obiettivo, quindi è quello di promuovere e commercializzare, sulle piazze internazionali di investimento una sorta di pacchetto Zes italiano, con le varie specializzazioni e specificità, evitando così sovrapposizioni o forme di gare interne.

Una fase di promozione che sta già per scattare, in parallelo alla procedura formale di istituzioni. Entro febbraio, infatti dovrebbe concretizzarsi la due giorni nella City di Londra per presentare la Zls veneziana-polesana, ai fondi di investimento che operano su scala internazionale. Proprio in questi giorni negli uffici di Confindustria si stanno definendo contatti e programmi. E sarà solo la prima puntata di un tour internazionale che porterà, nei mesi successivi, le aree Zls polesane e veneziane a New York, Francoforte, Singapore, Pechino, Mosca. Per intercettare investitori e rafforzare quel legame che molti settori economici internazionali hanno con l’Italia.

Marinese, infine torna sull’investimento Amazon in Polesine: “Se un grande gruppo internazionale ha scelto il Polesine per realizzare un simile investimento significa che il territorio è più che appetibile dal punto di vista strategico e infrastrutturale.

Il Polesine è baricentrico, ed anche per questo la Zes-Zls sarà vincente. Poi ci potranno essere aggiustamenti e aspetti da calibrare. Ma il senso di quello che sta avvenendo non cambia”.