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BAGNOLO DI PO

Lo chiedono i bimbi: "Che non succeda mai più"

Un giorno della memoria particolare, a Bagnolo di Po

Bagnolo ha ricordato la Shoah. Anche quest’anno l’assessorato alla Cultura e la Biblioteca, con la collaborazione della scuola primaria, hanno promosso un incontro sull’Olocausto. L’evento, tenutosi venerdì al teatro parrocchiale, ha visto il coinvolgimento anche dei bambini, e proprio su di loro è stato focalizzato l’evento, con il racconto di storie e proiezione di filmati in cui erano protagonisti i piccoli che, durante quegli anni di guerra, hanno avuto una vita estremamente difficile, segnata da rappresaglie, deportazioni e morte.

Chi è riuscito a sopravvivere è divenuto un adulto impegnato, affinché le nuove generazioni potessero conoscere quanto accaduto. La serata, dal titolo “Parole e note per non dimenticare” una tragica pagina di storia, ha sensibilizzato anche i musicisti del Coro parrocchiale. Lauro Reale, Davide Gazzi e Mariano Bonfante alle chitarre, Linda Tonello al flauto traverso, Giorgio Sarti alla tastiera e Emanuela Sarti alla voce . Assieme, con musiche e canzoni, hanno accompagnato poesie e letture.

Ma anche la realizzazione di un cartellone da parte dei bambini di prima e seconda sulle note della colonna sonora del film “La vita è bella” e la lettura di “Se questo è un uomo” e “Se vuoi la pace” eseguite dagli alunni di terza, quarta e quinta.
Un altro capolavoro musicale ha aperto l’incontro: la colonna sonora del film Schindler’s List, eseguita al sassofono da Mauro Galvani. Nel suo intervento, il vicesindaco Pietro Caberletti ha sottolineato l’importanza del ricordo, richiamando l’attenzione sui conflitti odierni, molti dei quali volti all’annullamento di una fazione contrapposta.

“Inorridiamo tutti quando ricordiamo la Shoah – ha chiuso Caberletti – ma dobbiamo guardare la vita di ogni giorno e migliorarla per migliorare la società”. Nella serata in cui si sono alternate testimonianze di un’infanzia negata, ma anche di sopravvivenza, poesie, canzoni e musiche non è mancata l’interpretazione del brano d “Auschwitz” di Francesco Guccini e, in chiusura, le note di una canzone che è un vero e proprio inno alla pace: “Imagine”, che John Lennon scrisse nel 1971 sognando un mondo migliore.

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