VOCE
il caso
01.02.2020 - 20:00
Foto d'archivio
Tra i provvedimenti contro le polveri sottili c’è anche questo, ma i primi a non rispettarlo sono loro
Smog alle stelle, allerta rossa in avvicinamento (deciderà proprio nelle prime ore di questa mattina l’Arpav), l’aria carica di Pm10 i cui valori di concentrazione ormai da troppi giorni non scendono sotto il livello di allerta. Non si respira. A breve dovranno fermarsi anche i furgoni degli artigiani perché, in caso di allerta rossa (che scatta dopo 10 giorni consecutivi di sforamenti, a Rovigo già superati anche se non “ufficialmente”), restano in garage anche gli euro 4 diesel commerciali.
Chiaramente, fermare i veicoli, lo dicono gli esperti, serve ma non basta a combattere i livelli di inquinamento nel bacino padano, una conca dove si stanno accumulando tutti gli inquinanti dell’aria. Una cosa sulla quale sarebbe assolutamente necessario intervenire è il riscaldamento. Ma visto che, controllare (con l’esiguo numero di vigili urbani che abbiamo non possiamo certo mandarli casa per casa) o cambiare la stufa a biomassa (senza incentivi) non è possibile, ci si appella, per lo più, al buonsenso delle persone. Tutti, infatti, con piccoli gesti quotidiani, possono fare la propria parte. Un esempio? Tenere il riscaldamento, così come recita l’ordinanza comunale, a 19°.
Certo, ma se i primi a non dare il buon esempio fossero proprio gli uffici comunali? A che temperatura lavorano i nostri amministratori? Beh, purtroppo, neppure loro alla temperatura che loro stessi impongono alla popolazione.
Abbiamo infatti fatto un giro per le stanze comunali con il termometro. Beh, nella sede distaccata di via Badaloni, la temperatura, venerdì mattina, toccava i 23,9°. Decisamente sopra anche ai due gradi di tolleranza, così come recita l’ordinanza.
E a palazzo Nodari? Ancora peggio. Al piano nobile, quello del Salone d’Onore, abbiamo misurato la temperatura e qui superava addirittura, seppure di poco, i 24°.
Ancor peggio, poi, salendo le scale fino ad arrivare ad una temperatura massima, in corridoio al quarto piano, di ben 25,6°. E per quanto, magari, possa esserci un margine di errore nelle nostre misurazioni, resta il fatto che, anche calando di uno o due gradi, saremmo comunque ben sopra il limite dell’ordinanza.
Se questo significa dare l’esempio...
Commenti all'articolo
Lorybull
02 Febbraio 2020 - 10:02
…. bè … è un classico caso di "coerenza italiana", gli stessi vigili che ti fermano per farti il verbale , se viaggi in centro con un mezzo che inquina , hanno una pandola euro 2 , gli stessi bus … fanno una bella scia , non tanto piacevole all'olfatto (alla faccia dell'adesivo apposto sul bus "io vado a metano" ), tutti i bilici che transitano in giro che … non saprei che euro sono …. mah …..
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