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Badia

Primavera-estate senza vetro

Ordinanza in vigore in occasione degli eventi, dall’inizio di marzo alla fine di agosto. Per chi sgarra, multe fino a 500 euro.

Primavera-estate senza vetro

Rinnovata fino alla fine della prossima estate l’ordinanza contro i contenitori di vetro. Il “divieto di vendita per asporto, di somministrazione al pubblico e consumo di alimenti e bevande in contenitori di vetro in occasione di manifestazioni” tornerà ad essere in vigore dal primo marzo e fino al 31 agosto.

Il provvedimento ha come obiettivo principale quello di salvaguardare la sicurezza dei cittadini badiesi. “Dalle attività di controllo degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e dei locali di intrattenimento - si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco Giovanni Rossi che annuncia l’imminente ritorno in vigore del provvedimento - emergono situazioni di degrado e di disturbo della pacifica ed ordinata vivibilità, soprattutto durante le ore serali e notturne, e sono state rilevate criticità nella gestione della sicurezza urbana, dovute alla presenza di numerose persone dedite al consumo di bevande, soprattutto alcolici, con conseguenti atteggiamenti poco rispettosi del decoro urbano, consistenti in schiamazzi, danneggiamenti e nell'abbandono sul suolo pubblico di rifiuti, in particolare bottiglie di vetro, spesso ridotte in frantumi”.

Per motivare la scelta di vietare la vendita di contenitori in vetro da asporto, comunque limitata dalle 19 alle 6 del giorno successivo, vengono presentate due considerazioni. “La messa in circolazione di contenitori in vetro - si aggiunge nell’atto comunale - potrebbe determinare, per un uso improprio, una situazione di pericolo, particolarmente rilevante in occasione di pubbliche manifestazioni, a causa della presenza di molte persone e del clima festoso nell’affollare strade e piazze. Inoltre, la possibilità di avere a disposizione contenitori in vetro può determinare, in occasione di pubbliche manifestazioni, grave pericolo in caso di tensioni, risse e quant’altro”.

Per i trasgressori del divieto sono previste sanzioni dai 100 ai 500 euro.

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