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Rovigo

Nato in ambulanza: "Rischia danni gravi". Il caso sulla tv nazionale

La mamma ha raccontato la vicenda a "Storie Italiane". L'Ulss: "Dalle verifiche interne emerge una risposta pronta e adeguata"

Nato in ambulanza: "Rischia danni gravi". Il caso sulla tv nazionale

La mamma durante la trasmissione

Ha partecipato alla trasmissione Rai, accompagnata dall'avvocato che la tutela, come parte offesa, Mario Cicchetti del foro di Rieti, la mamma al centro di un caso che sta avendo risonanza nazionale. Presentasi, prossima al parto prematuro, dopo 26 settimane di gravidanza, al pronto soccorso di Rovigo, la donna, secondo la querela che ha presentato ai carabinieri, invece di essere assistita qui, dove aveva il suo ginecologo, sarebbe stata trasferita, dopo una lunga attesa, a Padova in ambulanza.

Non avrebbe, però, raggiunto in tempo l'ospedale euganeo, partorendo in ambulanza, all'altezza di Monselice. Nel parto, podalico, avvenuto lo scorso 9 gennaio, il bimbo avrebbe riportato fratture agli arti, mentre sono ancora da valutare - hanno spiegato mamma e legale - eventuali danni al sistema nervoso. Ora, il piccolo si trova in ospedale a Padova, in Terapia intensiva. Questa la vicenda ripercorsa in studio, sulla quale sono aperte le indagini della Procura di Rovigo, che pare intenzionata a disporre una consulenza, le verifiche dell'Ulss e quelle della Regione.

In studio, è stato letto anche un comunicato dell'Ulss 5, dopo che il direttore generale era stato invitato a partecipare alla trasmissione. Scelta non ritenuta opportuna, a indagini in corso. Il passaggio centrale del comunicato afferma che dalle verifiche interne sarebbe emersa una risposta fornita, nella gestione della paziente "adeguata alla situazione e conforme ai protocolli". Affermazione che ha lasciato perplessa la diretta interessata e il legale.

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