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La storia

Riccardo aggira il blocco greco

Il ciclista di Gavello è passato dal confine bulgaro: “Ho salutato i miei amici irakeni. Sarà un viaggio di 2.500 chilometri"

Riccardo aggira il blocco greco

Finalmente Riccardo è riuscito ad oltrepassare il confine: da sabato mattina è entrato nell’Unione europea, abbandonando la Turchia. Il 42enne di Gavello Riccardo Crivellin, volontario discontinuo dei vigili del fuoco di Rovigo, dopo essere partito lo scorso 13 gennaio dal Polesine per raggiungere Istanbul in bicicletta, una volta giunto a destinazione ha incontrato una serie di difficoltà per poter rientrare a casa, finendo “imprigionato” al confine tra Turchia e Grecia, con i profughi che spingono alle frontiere della Ue (leggi articolo).

Nella mattinata di ieri, Riccardo è riuscito ad uscire dalla Turchia e ad iniziare il suo lungo viaggio di rientro in Italia. “L’attesa per informarmi bene quale punto di frontiera passare non è stata vana - ci ha spiegato, telefonicamente, ieri mattina - ho salutato stamattina a Edirne le famiglie irakene con cui ho fatto amicizia e sono partito per Kapikule, alla frontiera tra Turchia e Bulgaria. Anche lì ho dovuto fare i conti con i soliti controlli di routine e ho incontrato alcuni doganieri con la mascherina, ma quando hanno visto che sono fuori dall’Italia da metà gennaio mi hanno lasciato finalmente passare, senza problemi”.

Passata la frontiera, Riccardo racconta una realtà completamente diversa, e indubbiamente migliore di quella che si è lasciato alle spalle, oltre la frontiera turca. “Qui in Bulgaria sembrava di essere tornati indietro nel tempo - dice ancora - ho visto genitori accompagnare a scuola i bambini con il calesse. Pochi chilometri dopo aver superato il confine mi sono trovato in mezzo a un cicloraduno: mi sono sentito a casa. Il paesaggio è cambiato, con chiese al posto delle moschee e caffè espresso invece del caffè turco”.

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