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Coronavirus, effetti collaterali

Il medico. “Non smettete di comunicare”

Un decalogo “psicologico”: “Guardarsi negli occhi, stare all’aria aperta e lasciare il cellulare”

Il medico. “Non smettete di comunicare”

Un decalogo “psicologico”: “Guardarsi negli occhi, stare all’aria aperta e lasciare il cellulare”

Niente baci, niente abbracci, niente strette di mano, mantenere la distanza di un metro quando si parla, evitare i luoghi affollati, lavarsi sempre le mani. Il decalogo contro il virus che sta seminando paura in tutto il mondo ha anche delle conseguenze sulle relazioni. “L’amore ai tempi del Coronavirus - parafrasa Gabriel Garcìa Marquez, il medico e psicoterapeuta Renato De Rita - merita una riflessione. Due innamorati che non si possono dare un bacio o scambiarsi gesti affettuosi è un effetto da non sottovalutare nelle relazioni umane e nell’umore in generale delle persone”.

In questi giorni stiamo vivendo tutti l’effetto di una Rovigo davvero deserta in alcune ore del giorno: le piazze sono vuote e gli amici si incrociano mantenendo le distanze. “In ambulatorio questa settimana ho ricevuto solo pochi coraggiosi - racconta De Rita, che è anche medico di medicina generale - Ho risposto a molte telefonate, molti dubbi di chi chiedeva informazioni, anche perché noi medici siamo il loro punto di riferimento. Molti si sono attenuti alle regole date dagli specialisti, ma non è giusto far prevalere la paura e l’ossessione, perché anche dal punto di vista psichico, la paura indebolisce molto il sistema immunitario. Se ci lasciamo travolgere dall’ossessione del pensiero creiamo un terreno fertile per l’infezione”.

Il medico invita dunque a non cadere nell’errore di chiudersi: “I locali si stanno attrezzando, per le misure di sicurezza eccetera. Ma se ci chiudiamo in casa, in noi stessi, rischiamo di fare entrare nelle nostre vite ansia e depressione. L’uomo ha bisogno di distrarsi, di comunicare. In questo senso mi colpiscono molto i bambini, che sono a quanto pare e tranne qualche caso, più immuni al Coronavirus. Evidentemente la loro spontaneità li ripara. Noi adulti non dobbiamo perdere di vista la nostra spontaneità”.

E aggiunge: “Continuate ad abbracciare e baciare i vostri bambini, il contatto fisico è fondamentale, aumenta la loro autostima”.

Il servizio completo oggi 8 marzo sulla Voce di Rovigo

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