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Coronavirus

I furbetti della “fuga” da casa

Messaggi da irresponsabili sui social: “Posti di blocco sul ponte di Boara”, “Sono in pista ciclabile”

I furbetti della “fuga” da casa

Ci sono anche i furbetti del posto di controllo, quelli che, come adolescenti irrequieti, non sanno fare di meglio che provare a sgattaiolare fuori di casa, avvisando gli amici sui percorsi per evitare i controlli. In questi giorni si ripetono spesso le frasi “state a casa” e “io sto a casa”, ma sotto questo velo di certezza, si vive nella difficoltà dei nuovi decreti a firma Conte. Ogni giorno attendiamo il bollettino delle 18 emesso dalla Protezione Civile che ci aggiorna sulla situazione corrente. Poca gente perle strade, parrebbe che regni il buonsenso in città: musica suonata all’unisono dai balconi delle case rodigine, iniziative del web per non far sentire nessuno abbandonato a se stesso, striscioni carichi di colore, fatti dai bambini e appesi all’ingresso di casa; “andrà tutto bene”, una frase scritta per occupare il tempo ma ricca di speranza, positività e voglia che tutto ritorni alla normalità.

Una persona fermata dovrebbe giustificare il suo spostamento con motivi lavorativi, di necessità o di salute e proseguire il suo viaggio senza alcun problema. Molti, al contrario, si fermano poco dopo e segnalano il posto di blocco attraverso l’applicazione di messaggistica, stando attenti a camuffare l’argomento con parole di fantasia, e consigliando ad altrettante persone di cambiare strada: “Posto di blocco al ponte di Boara, cambiate strada”, oppure “fate le stradine interne che così non vi ferma nessuno”, e tutti che ringraziano, come non si renderssero cobnto che a muoversi senza necessità si è, oltre, che furbetti da due soldi, anche irresponsabili.

Anche su Facebook i messaggi non mancano: “Attenzione che lungo la pista ciclabile fermano”. E questo solo per dimostrarsi più furbi delle regole, mentre le forze dell’ordine sono impegnate più che mai in attività di controllo per la salute di tutti. Alcuni giustificano la propria azione sostenendo di non voler perdere tempo con i controlli; altri invece, sono forse semplicemente più sinceri, ammettendo di non riuscire a stare a casa, o di aver bisogno di un consiglio riguardo le strade da prendere per vedersi con degli amici. Leggendo i messaggi raccolti dal web, tutti made in Polesine, si comprende ancora di più l’importanza del ripetere come un mantra “State a casa”.

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