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Droni, elicotteri, verifiche sui telefonini e pattuglie ovunque: così sarà il prossimo weekend in Veneto

Siamo ancora alla fase sperimentale perché ci sono dei limiti invalicabili sul rispetto della privacy.

Droni, elicotteri, verifiche sui telefonini e pattuglie ovunque: così sarà il prossimo weekend in Veneto

Dopo lo scorso settimana con le passeggiatine in centro, le corsette lungo gli argini, i “giretti” tradizionali in Veneto come in tutta Italia, il concetto #iorestoacasa verrà gestito dai militari, o quasi.

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Chiusi i supermarket, consentite le uscite col cane giusto sotto casa (la distanza dalla residenza, se fermati, verrà verificata col compasso o con i satelliti?), non resteranno che i giornali e le medicine come scusa per sgranchirsi le gambe, e chissà se a chi verrà fermato verrà chiesto di mostrare il quotidiano – sempre grazie agli edicolanti – o le medicine acquistate.
 
A mali estremi, estremi rimedi, recita un antico adagio. Dunque, se gli italiani (una parte consistente, perlomeno) sono irresponsabili, bisogna usare l’esercito come in Cina.
 
Ecco, magari l’esercito no, ma tutto il resto dell’armamentario sì. I droni, le verifiche sui cellulari, gli altoparlanti minacciosi, elicotteri e pattuglie sguinzagliate ovunque. Sarà una domenica surreale, che pochi vedranno nella sua reale essenza da “stato di Polizia” se rispetteranno l’ordinanza.

Come scrive Il Mattino di Padova, il sindaco di Treviso Conte, domenica, scorsa, era stato esplicito verso i suoi cittadini. Esplicito e incazzatissimo, guardate qui “Il governo ci sta pensando seriamente, siamo ancora alla fase sperimentale perché ci sono dei limiti invalicabili sul rispetto della privacy. Pensiamo a chi è in quarantena, ma il vero pericolo è dato dal contagio diffuso dagli asintomatici”. 


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