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Autovelox verso i due milioni

Cavallari: “E' un bagno di sangue”; Bobo aveva chiesto più illuminazione; Bonato (Ibc): “Polemiche sterili”

Autovelox verso i due milioni

Cavallari: “Bagno di sangue”; Bobo aveva chiesto più illuminazione; Bonato: “Incoerenza”

Avanti di questo passo, gli autovelox potrebbero portare nelle casse comunali un bel tesoretto di oltre 2 milioni di euro in un anno. Infatti supera i 750mila l’incasso degli ultimi quattro mesi rilevati. Appena i dati sono stati resi è immancabilmente scatta la polemica.

Subito all’attacco Lamberto Cavallari consigliere comunale e leader dell’omonima lista. “Tutto come previsto – afferma - il bagno di sangue che avevamo annunciato a gran voce in consiglio comunale, è arrivato grazie alla miopia di questa amministrazione”. E aggiunge con sarcasmo: “Gli utenti della strada e i cittadini adriesi ringraziano. Avevamo chiesto, quasi implorato, che quegli autovelox fossero adeguatamente segnalati, al fine di fare vera prevenzione; invece abbiamo solo pensato a far cassa. E’ una vergogna”.

Sulla questione della mancata illuminazione anche l’ex sindaco Massimo Barbujani aveva presentato un mozione, ma è rimasta disattesa.

Ma non finisce qui. Infatti sui social alcuni consiglieri comunali di minoranza hanno cavalcato la protesta suscitando l’indignazione della cittadinanza.

Così è intervenuto Enrico Bonato, consigliere comunale con delegata alla viabilità e capogruppo Ibc, che richiama a un articolo uscito nel novembre 2017 quando fu decisa l’installazione di due autovelox lungo la Piovese. "Leggere commenti di politici che diffondono messaggi che descrivono le casse comunali come piene di risorse grazie agli incassi dei velox è tristissimo perché denota o malafede o una totale impreparazione nella conoscenza delle voci del bilancio”.

E aggiunge: “Chi non ha perso l’abitudine, anche in questo periodo, di innescare polemiche, non riuscirà a distoglierci dai nostri impegni: mentre c’è chi si impegna per il bene degli adriesi, altri si impegnano a minare il rapporto tra comune e cittadini. Mentre c'è chi ogni giorno lavora per la salute e per la sicurezza, c’è chi si diletta ad avvelenare i pozzi: ma questo i cittadini lo vedono chiaramente e di questo se ne ricorderanno a lungo”.

Il servizio completo sulla Voce di Rovigo di oggi 9 aprile

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