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CORONAVIRUS

Nel paese con tre decessi: “Catastrofe senza precedenti”

Parla il sindaco Amor Zeri: "Conoscevo tutti e tre, è una tragedia. Le mie condoglianze a tutta la famiglia". Ma rassicura:

BAGNOLO DI PO

 “E’ una tragedia senza precedenti”. Il sindaco di Bagnolo di Po Amor Zeri è affranto per il suo paese e per i tre cittadini che ha perso in poco tempo. Il paese altopolesano nel giro di poco tempo ha perso tre persone.“Le conoscevo tutte - racconta - qui in paese ci si conosce tutti, siamo 1.300 anime, certo dover affrontare un periodo così per un primo cittadino e per la sua comunità lascia senza forze, ma i cittadini non c’è preoccupazione, al di là di quella normale, che aiuta a mantenere cautela. Questo perché tra i tre contagi non c’è correlazione tale da portare a pensare che ci sia un focolaio”. La prima vittima il 3 aprile è stato Agostino Mestieri, 69 anni, ex barista del paese, da tempo molto malato e ricoverato. La sesta vittima polesana di Coronavirus. Si è spento in ospedale a Trecenta, dove era ricoverato in area Covid.

Poi, il 4 aprile, è stata trovata in casa, priva di vita, Rita Negrelli, 56 anni, originaria di Stienta, ma residente a Runzi di Bagnolo di Po. La signora, che lascia un figlio e i nipoti, in precedenza era stata ricoverata al San Luca di Trecenta per importanti problemi cardiologici, era stata dimessa il 23 marzo ed era asintomatica. Le problematiche per le quali era stata ricoverata si erano stabilizzate. La donna aveva contattato il numero verde perché aveva sintomi tipici, era stata iscritta nell’ambito delle persone sospette da porre in isolamento domiciliare, era prevista per sabato l’esecuzione del tampone ma nel pomeriggio dello stesso giorno la donna è deceduta. Il tampone è stato eseguito dopo la morte ed è risultato positivo.

Infine, il 9 aprile è morto nel reparto di Geriatria Remo Liboni, 88 anni, nel reparto che è diventato focolaio di Coronavirus per Rovigo. Era entrato in Malattie infettive il 29 marzo, ha avuto un decorso particolarmente complesso, “entrato con un importante quadro clinico dal punto di vista respiratorio, che si innestava su un quadro preesistente già serio”, ha sottolineato nel suo bollettino il direttore generale dell’Ulss 5 Antonio Compostella. Dopo una prima fase stazionaria, la complicazione e il decesso.

Ieri la doppia bara necessaria per la tumulazione dei malati Covid-19 è arrivata a Bagnolo di Po e Liboni è stato salutato in forma privata. “Purtroppo erano persone già ammalate - sottolinea il sindaco - Faccio le mie condoglianze alle famiglie. Stiamo vivendo un periodo difficile, una catastrofe che ha cambiato tutte le nostre abitudini, ma io invito a rimanere a casa per non allargare di più questa epidemia”. E ai suoi cittadini invita: “State tranquilli e seguite le prescrizioni”.

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