VOCE
ECONOMIA
25.04.2020 - 18:36
C’è il coronavirus: nessuno paga. Una piccola azienda su due - denuncia la Cgia di Mestre - segnala infatti che i tempi di pagamento dei committenti privati si sono allungati a dismisura e questo sta mettendo a rischio la tenuta finanziaria di tantissimi autotrasportatori, produttori di imballaggi e di una parte di attività metalmeccaniche che, in questo periodo di lockdown, hanno comunque lavorato. Realtà - fa sapere la Cgia - che anche in condizioni di normalità economica sono spesso a corto di liquidità e sottocapitalizzate.
Dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi dell’associazione di categoria degli artigiani, Paolo Zabeo: “La questione liquidità per le piccole imprese è dirimente. Se anche coloro che hanno lavorato faticano ad incassare le proprie spettanze, è evidente che bisogna cambiare registro. Ovvero, stop a prestiti bancari a tassi comunque non proprio prossimi allo zero, che costringono le attività ad indebitarsi ulteriormente. Sì, invece, a contributi a fondo perduto. Se con troppi debiti le piccole imprese sono destinate a saltare, lo Stato, invece, anche con un debito pubblico maggiore, può reggere, grazie anche alle misure che la Bce e l’Unione Europea metteranno in campo nei prossimi mesi”.
A sostegno della tesi che le aziende vanno aiutate con trasferimenti aggiuntivi a fondo perduto, la Cgia segnala il report presentato nei giorni scorsi dai ricercatori della Banca d’Italia Giorgio Gobbi, Francesco Palazzo e Anatoli Segura. Non solo: gli artigiani mestrini guardano con interesse all’esperienza maturata in Germania in queste ultime settimane. Per sostenere le piccole imprese, infatti, il governo e i länder tedeschi hanno erogato, alle realtà con meno di 15 addetti, fino a 15mila euro a fondo perduto.
Il problema liquidità, ovviamente, riguarda anche le imprese dei servizi alla persona che, a differenza degli autotrasportatori o di tante aziende metalmeccaniche, in queste ultime settimane sono state costrette alla chiusura. Molte hanno cominciato a “recuperare” flussi di cassa non pagando alcune scadenze.
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