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CASTELMASSA

Incredibile, foto hard sulla app del Comune

Sconcerto in paese, immagini porno su “Municipium”, hackerata da alcuni truffatori

Incredibile, foto hard sulla app del Comune

Sconcerto in paese, immagini porno su “Municipium”, hackerata da alcuni truffatori

Imbarazzo e stupore, sono state le sensazioni provate da molti residenti a Castelmassa, quando dall’applicazione Municipium, la più diffusa e utilizzata da moltissime amministrazioni comunali per comunicare ai residenti notizie importanti e novità dal comune, hanno ricevuto richieste di amicizia da parte di belle ragazze che proponevano lo scambio di immagini hard.

Ovviamente nessuno ha pensato ad un nuovo servizio ideato dall’amministrazione massese per alleviare le pesanti giornate di quarantena, ma a tutti è stato subito chiaro il fatto che qualcuno fosse riuscito a entrare nel sistema di gestione dell’applicazione per sfruttarla a scopo economico, mettendo di fatto fuori uso l’applicazione per alcune ore. Immediatamente la notizia è uscita sui social e in molti hanno dichiarato di essere stati vittime di queste richieste.

“È successo anche a voi che vi sia arrivata una notifica di Municipium che veicola a una richiesta di amicizia da parte di una certa ‘Elly’ con proposta di scambio di foto di lei nuda? Perché è arrivata sia a me che a mio marito – scrive una residente - Ora l'app non funziona al momento”.

Immediati i commenti di altre persone che hanno confermato il tentativo di approccio portato a termine da coloro che in qualche modo sono riusciti ad hackerare il sistema, riuscendo così a contattare i vari utenti collegati all’applicazione.

Purtroppo sono abbastanza comuni sul web questi tipi di truffe messe in atto da vere e proprie associazioni criminali che, dopo aver creato finti profili di splendide ragazze, chiedono l’amicizia nei modi, nei siti e nelle applicazioni più disparate. Nel momento in cui l'utente ci casca, queste "ragazze" gli scrivono in privato chiedendo spesso lo scambio di foto osè che, se ricevute, diventano immediatamente il motivo per minacciare i malcapitati di divulgarle e diffonderle o addirittura, i alcuni casi, queste ‘ragazze’ si fingono minorenni accusando lo sprovveduto di pedofilia.

A questo punto spiegano come l'unico modo per impedire la diffusione in rete di questo materiale compromettente, sia l’invio di cospicue somme di denaro. A questo punto la truffa è compiuta. Non resta che tenere sempre e comunque gli occhi aperti e, nel caso, denunciare immediatamente l’accaduto alla polizia postale.

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