L'imprenditrice: “Dopo 40 anni di lavoro, ho paura”

Cristina Cioffi, titolare della pizzeria “Le Due Torri” di Rovigo, 40 anni di attività in piazza Giacomo Matteotti, è dentro il suo ristorante ogni santo giorno. Ma non apre, ha paura. Ieri era lì con tutte le sue ragazze a darle una mano per sanificare il locale, per liberare il magazzino, per ricominciare in qualche modo. Ma non apre: “Forse la prossima settimana, forse quella dopo. Dipende dalla possibilità di ampliare il plateatico, ma l’animo - non nasconde - è a terra”. Tre mesi senza fatturato e i dipendenti in cassa integrazione (“che non hanno ancora ricevuto e stiamo comunque parlando di inezie”, dice la titolare), sono un duro colpo. “Rischio di mandare in fumo un’attività di 40 anni”.

Per l’imprenditrice, di origini campane che con le sue forze ha creato una piccola fabbrica di bontà molto apprezzata a Rovigo, cambia tutto. “Dovremo cominciare da zero, diminuire i tavoli, chiedere ai clienti di cambiare le abitudini nel locale, come, ad esempio, prenotare e arrivare per turni. Noi che non abbiamo mai premuto sulla chiacchiera dopo la pizza. Se ci vogliono aiutare a sopperire alle perdite, dovranno essere molto pazienti”. Mentre lo dice Cristina scuote la testa. Sa che non è lo stile del suo locale e teme che questo possa avere ripercussioni sulla sua impresa.

“La cosa buona che ha fatto il sindaco, se è vero che sarà così, autorizzare il plateatico a costo zero. Io lo chiedo sempre temporaneamente, solo per il periodo estivo. Se è vero quello che ha detto, tra Tosap e Tari potrei risparmiare da tremila a 3.500 euro. Ma se non sarà così non so nemmeno se varrà la pena fare il plateatico”.