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ROVIGO

Movida e regole: in città arriveranno 50 assistenti civici

Non potranno, però, fare multe e frequenteranno un corso di formazione

Movida e regole: in città arriveranno 50 assistenti civici

Saranno una cinquantina gli "assistenti civici" pronti ad entrare in azione a Rovigo per vigilare sul rispetto delle regole durante la "fase 2". E’ questa la quota che potrebbe spettare alla nostra città, in base all’intenzione - espressa dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia - di arruolare 60mila volontari, in tutta Italia, per controllare il comportamento di cittadini ed esercenti.

Per partecipare al bando - necessario per il reclutamento - bisognerà però essere disoccupati e percepire il reddito di cittadinanza o altri ammortizzatori sociali. Gli steward serviranno per controllare, fino al termine dell’emergenza, il rispetto delle regole di distanziamento sociale nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, in supporto - ovviamente - all’opera delle forze dell’ordine.

E anche Rovigo si appresta ad avvalersi di questa possibilità, anche se il sindaco Edoardo Gaffeo ha fatto sapere di voler provvedere ad un’adeguata formazione per chi rivestirà questo incarico e che non potrà, comunque, comminare sanzioni ma soltanto segnalare determinate situazioni alle forze dell’ordine.

Un’idea, quella degli assistenti civici, però, bocciata fermamente da Luca Zaia. "Visto il dibattito che ha preso anche all’interno del governo - le sue parole - credo che l’idea degli ‘assistenti civici’ non vedrà mai la luce, e se si chiuderà così sarà un bene".

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