Asm spa, corsa per la poltrona

La tavola è già apparecchiata, e gli appetiti sono in circolo. Ma occorre anche fare i conti con l’oste. Una metafora gastronomica che forse non si attaglia al profilo economy di Asm spa, ma rende l’idea di cosa si sta per muovere attorno al rinnovo della società partecipata interamente dal Comune di Rovigo, e autentico forziere grazie ai dividendi milionari che arrivano ogni anno dalla partecipazione ad Ascopiave.

L’aria di rinnovo del cda della Spa è tornata a soffiare (attenzione al gioco delle correnti partitiche) dopo la definizione della nuova squadra di Ascopiave nei giorni scorsi. Il consiglio di amministrazione in carica, guidato da Alessandro Duò scade nel 2021, ma in base ad accordi orali dello scorso anno, le sue dimissioni dovrebbero arrivare dopo l’approvazione del bilancio. Che avrebbe dovuto avvenire lo scorso maggio, ma che poi è stato spostato al prossimo 12 luglio. Poco più di un mese, quindi, e poi potrà nascere la nuova linea di Asm spa. Questo perché Duò e il cda sono espressione, in gran parte, della passata amministrazione comunale, quella guidata dall’allora sindaco Massimo Bergamin che riportò la guida della Spa dalla forma di amministratore unico (l’ultimo è stato proprio Duò) a quella del cda, ora formato dallo stesso Duò in veste di presidente, dal vicepresidente Pierfrancesco Munari (esponente della Lega) e dalla consigliere Virna Riccardi (esponente del Pd).

Poco più di un anno in seguito alla vittoria elettorale di Edoardo Gaffeo, diventato sindaco di Rovigo, per giorni si parlò di una possibile sfiducia da parte del sindaco stesso nei confronti del presidente di Asm spa, cosa che però non avvenne. Gli accordi, stando ai corridoi e ai conciliaboli di palazzo Nodari e delle sedi di partito, erano che il cda sarebbe rimasto in carica fino all’approvazione del bilancio in corso, per poi farsi da parte e lasciare spazio al nuovo corso indicato dal primo cittadino in carica e dalla sua amministrazione.

Ed ora siamo quasi arrivati al dunque. Ed è per questo che da tempo partiti, movimenti politici e correnti di partito hanno messo gli occhi sulla prestigiosa poltrona di via Dante. Manca più di un mese alla scelta, ma il gioco di gambe, e di gomiti, per prendere posizione è già scattato da tempo.

Da più parti si sostiene che il posto andrà ad un esponente del Pd, dato che altri incarichi di prestigio sono finiti in mano ad altre forze di maggioranza che sostengono la giunta Gaffeo. Fra chi potrebbe avere possibilità c’è proprio il segretario dem Giuseppe Traniello Gradassi, che già in passato è stato vicepresidente della Spa. Ma anche la cosiddetta corrente Romeo, della quale fa parte la Riccardi, potrebbe essere in prima fila per una nomina. Un posto nel cda, se non la stessa presidenza, farebbe gola anche al movimento del Forum, intenzionato però ad indicare un tecnico.

In ogni caso la scelta spetta al sindaco Gaffeo. A patto che alla fine tornino i conti, anche quelli con l’oste, ossia l’attuale presidente Duò. Che, secondo qualcuno potrebbe anche voler rivedere l’accordo che risale ad un anno fa. Certo ci sarebbe comunque lo strumento della sfiducia del sindaco, strada però non senza insidie e complicazioni. Non resta che attendere il prossimo mese, durante il quale accordi, trattative, mediazioni e acquolina sono destinati ad aumentare.