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Un anno di Gaffeo

Menon: “Il sindaco? Un attore diretto dal Pd”

La sua ricetta: "Bisogna portare in centro l’università e fare un piano parcheggi a disco orario". Saccardin: "Giù il chiosco, bene".

Menon: “Il sindaco? Un attore diretto dal Pd”

Ci pensa qualche ora, Silvia Menon. Poi, quando la risposta alla fatidica domanda (“Vabbè, ma Gaffeo avrà anche fatto qualcosa di buono in questo primo anno di amministrazione...”) le viene in mente, prende in mano il telefono e richiama. “Ha asfaltato il marciapiede dell’Orva, che era diventato una prova di resistenza per anziani e disabili”. Ma anche qui, non manca la stoccata: “Purtroppo - dice - gli interventi sugli asfalti dovrebbero essere l’ordinarietà, e non eventi straordinari”.

Silvia è così, prendere o lasciare. “Se vogliamo fare qualcosa per il commercio - detta la linea - dobbiamo portare l’università in centro e varare un piano parcheggi basato sul disco orario e non sui parchimetri. E’ il momento di una cura emergenziale: presto ci saranno 4 milioni di euro disponibili. Poi dovremmo sfruttare meglio il richiamo del Delta per intercettare i turisti”.

E sul giudizio complessivo del primo anno di Gaffeo: “Come oratore gli darei un bel 10. Gaffeo dice esattamente quello che il suo interlocutore vuole sentire, in un esercizio di stile continuo, persino con una sorta di musicalità nell’intonazione. Nei fatti però non ci siamo. Insomma tra il dire e il fare… c’è di mezzo l’oceano. A Rovigo si parla di Siria e Giulio Regeni, ma le corriere stanno ancora davanti alla chiesa della Commenda”.

Moderato e di centro, Gianni Saccardi chiede invece di tenere il giudizio in sospeso, sul primo anno di amministrazione Gaffeo. “Aspettiamo altri nove mesi, al massimo un anno. Ad emergenza (si spera) rientrata, e navigando verso metà mandato, sarà possibile dare un giudizio attendibile sull’operato del sindaco

Poi però si sbilancia: "Questa amministrazione ha avviato molti lavori che, in realtà, le erano stati lasciati in eredità dalla passata giunta. Non hanno fatto che completarli. Penso a marciapiedi e lampioni, ma anche a palazzo Angeli, alle palestre di Mardimago, di San Pio e della Tassina, e a molto altro ancora. Compresa la demolizione del chiosco: benvenga".

Le interviste complete sulla Voce in edicola venerdì 5 giugno.

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