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IL CASO

Parte la corte a Ikea: “Venite qui”

Dopo Amazon, potrebbe nascere un polo tra San Bellino, Fratta e Castelguglielmo. Passerini: “Ho chiesto a una società immobiliare di informarsi”

Parte la corte a Ikea: “Venite qui”

Dopo Amazon, potrebbe nascere un polo. “Ho chiesto a una società immobiliare di informarsi”

Il fermento del settore immobiliare con l’apertura ufficiale prevista per ottobre di Amazon (i tempi sono slittati a causa del Covid) è palpabile nell’area tra San Bellino, Castelguglielmo e Fratta Polesine. E anche se il sindaco Aldo D’Achille (San Bellino), smentisce un interessamento concreto del colosso del mobile low cost Ikea per le aree edificabili della sua zona, il collega Maurizio Passerini non fa mistero: “Ho incaricato uno studio immobiliare per cercare di avere contatti e sapere se queste notizie sono chiacchiere o sono una realtà. Di richieste nella zona ce ne saranno, perché accanto ad Amazon sorgeranno altri capannoni di supporto”.

Passerini parla di 5oomila metri quadrati edificabili su un milione disponibili. “Gli affari si fanno subito. Mi dispiace per Villamarzana e per Arquà Polesine, ma in mancanza di una prospettiva non si può pensare di farsi sorpassare da Verona. La proprietà che Ikea ha nella macroarea si può vendere a piccoli lotti, d’altra parte gli affari si fanno subito, altrimenti non diventano più affari”. Le aree disponibili a Castelguglielmo sono della Fobos di Como e di un architetto rodigino, tranne 300 pertiche che appartengono a un agricoltore. “Sono edificabili - spiega Passerini - è tutto a posto, ci sono gli impianti di illuminazione e i marciapiedi fatti mancano solo le costruzioni, ma i prefabbricati si fanno subito”.

Molto più cauto D’Achille: “Ho contattato i sindaci dei paesi limitrofi, ma la parola Ikea non è ancora spuntata. A San Bellino abbiamo 100mila metri quadrati pronti (sono di proprietà della multinazionale Krialos ndr) per ora siamo concentrati su Amazon che deve essere conclusa e deve essere a favore del nostro Polesine. Stiamo avendo contatti costanti, abbiamo chiesto che siano privilegiati i nostri lavoratori e i nostri concittadini, anche per evitare i trasferimenti sul luogo di lavoro, che inquinano. Sinceramente mi dispiace che comuni come Villamarzana o Arquà Polesine che da anni lavorano a questo progetto possano avere dei problemi. Ma dobbiamo lavorare tutti affinché il Polesine diventi sempre più attrattivo, visto il calo demografico preoccupante”.

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