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STORIA

Staffetta per l’Italia, dopo il dramma

Michela Dal Bianco e Pierluigi Bonafin, dopo l'incidente, atleti testimonial di rinascita. La coppia in bici con Alex Zanardi e 50 atleti porteranno un messaggio al Paese colpito dal Covid

Staffetta per l’Italia, dopo il dramma

Michela Dal Bianco e Pierluigi Bonafin

La coppia in bici col campione e 50 atleti porteranno un messaggio di rinascita dopo il Covid

La staffetta simbolica dei 52 atleti tra cui alcuni paralimpici voluta dal campione Alex Zanardi per lanciare un messaggio di speranza e fortemente motivante a tutta l’Italia che deve rialzarsi, avrà due campioni rodigini tra i protagonisti: l’avvocato Pierluigi Bonafin e la compagna Michela Dal Bianco. La storia della coppia è nota: due anni fa, sulla Statale 16, all’altezza del Karma Kafé di Canaro, ebbero un brutto incidente in moto. Subirono entrambi l’amputazione della gamba sinistra. Ma non c’erano molti dubbi che Pierluigi e Michela avrebbero stupito tutti: lei ha iniziato un percorso ciclistico, lui in handbike.

Saranno i mezzi con cui da Copparo ad Argenta, partendo martedì 16 giugno dal Comune di Copparo, si passeranno il testimone con gli altri atleti di Obiettivo 3, la società sportiva di Zanardi, che ha organizzato la manifestazione.

La Staffetta Obiettivo Tricolore è la manifestazione con cui i 52 atleti, ognuno per un pezzettino in tutta Italia, da nord a sud, vogliono portare il testimone per lanciare un messaggio di rinascita. Il viaggio sarà a tappe, dal 12 al 28 giugno.

La storia dei 52 atleti vale da sola la pena di fermarsi un attimo e pensare a cosa non riesce a fare un uomo. E la storia di Michela e Pierluigi, lo ha dimostrato a tutta Rovigo.

“Ci stiamo allenando - racconta l’avvocato - Io ho qualche problema con la bicicletta. Spero di farcela. Michela va benissimo sulla sua”.

La staffetta partirà dai confini con la Svizzera, fino ad arrivare a Santa Maria di Leuca. “In un momento difficile e cruciale per il pianeta intero, Obiettivo Tricolore vuole rappresentare proprio l’Italia che riparte, dimostrando che si può resistere e lottare tutti insieme per costruire un futuro nuovo - dichiara Zanardi - Gli atleti percorreranno il loro tragitto in handbike, in bicicletta o in carrozzina olimpica, mettendosi in gioco al servizio della loro passione, ma altresì consci del valore simbolico che il loro viaggio potrà avere per altre persone”.

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