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IL CASO DENTIX

Clinica chiusa, lavori non finiti, ma rate da pagare

Le testimonianze dei Rodigini e dei Polesani coinvolti nell’improvvisa chiusura

Clinica chiusa, lavori non finiti, ma rate da pagare

Le testimonianze dei Rodigini e dei Polesani coinvolti nell’improvvisa chiusura delle cliniche

Sono un centinaio solo quelli che già hanno scelto di essere tutelati da un avvocato, Antonio Frascerra di Confconsumatori Ferrara. Sono i Rodigini e i Polesani che si trono trovati coinvolti nell’improvviso tracollo delle cliniche della catena Dentix, che non hanno riaperto dopo il lockdown.

Un evento inatteso che ha sconvolto decine di clienti, tra lavori non finiti e finanziaria di riferimento che, nonostante lo stop all’erogazione delle prestazioni sanitarie, continua a richiedere, puntualmente, il pagamento delle rate. Il tutto in un quadro di grande incertezza e senza garanzie sul futuro del gruppo, per quanto, con una lettera, il gruppo abbia espresso la volontà di riaprire.

Ora, la priorità di Confconsumatori Ferrara, che sta seguendo un centinaio di Polesani, in aggiunta a un numero all’incirca doppio di Ferraresi, appare quella di bloccare i pagamenti delle rate, cercando di ottenere la restituzione di quelle versate da marzo, ossia da quando le cliniche hanno chiuso per il lockdown, senza più riaprire, almeno allo stato.

Intanto, si susseguono le testimonianze di quanti si trovano, ora, con lavori non finiti, ma con rate che continuano ad arrivare.

"Ho fatto un preventivo con Dentix Rovigo ad agosto - racconta una polesana - Mi hanno indotto a fare un finanziamento subito, spiegandomi che, se solo lo avessi fatto il giorno successivo, non avrei avuto lo stesso sconto. Dovevo fare 4 impianti e altre cure, per un totale di circa 5mila euro di finanziamento e 500 da consegnare in contanti a lavoro finito. Ho fatto i primi impianti ad ottobre, che poi non sono mai stati finiti. A febbraio ho messo gli altri 2 perni, i punti li ho tolti da sola perché loro mi hanno chiamata dicendomi che chiudevano per il Covid. Io attualmente ho perso almeno 3000 euro. Non riesco a parlare con Dentix e neppure con la finanziaria. Fra l’altro io ho un’assicurazione sanitaria che mi avrebbe rimborsato parte dei soldi. Ma a questo punto, senza cartelle cliniche e documenti, impossibile ottenere anche questi soldi. E non è così semplice. Lavora solo mio marito e ho quattro bimbi piccoli. Ora diventa tutto impossibile e mi ritrovo con delle viti in bocca che forse mai più verranno sistemate".

C’è anche chi ha già saldato tutto il dovuto e ora si trova con un lavoro che non sa se mai verrà terminato.

“Sono una cliente di Dentix di Rovigo - spiega un’altra Polesana - la clinica ha chiuso per il lockdown e non ha più riaperto. Molti clienti in Italia, centinaia di clienti, stanno pagando rate a varie finanziarie per prestazioni che non stanno ricevendo. Io ho saldato la parcella ma non ho completato il lavoro. Nessuna comunicazione ci è giunta da Dentix. Chiamando il numero "erde dopo 10 minuti di attesa ti rispondono che stanno sanificando e riapriranno a breve".

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