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ROVIGO

La città contro i vandali: "Qui il razzismo non è di casa. Vergogna!"

Dopo il raid e le scritte al cantiete del chiosco

La città contro i vandali: "Qui il razzismo non è di casa. Vergogna!"

Il sopralluogo della polizia

"Rovigo non è razzista". A ribadirlo i tanti Rodigini con i quali abbiamo parlato mercoledì mattina, in piazza Merlin. L’episodio vandalico del chiosco di piazza Merlin ha colpito la città. Nella notte tra sabato e domenica dei vandali hanno forzato il cantiere e danneggiato il chiosco. Da una parte hanno insultato George Floyd, l’afroamericano ucciso da un poliziotto a Minneapolis poco più di dieci giorni fa; dall’altra hanno scritto "Black lives matter" il motto delle proteste ribadito da chi in questo momento chiede giustizia e riforme. Già questo potrebbe far pensare che l’atto abbia più una connotazione vandalica che di razzismo. Ed è questo che pensano anche i rodigini.

"Nessuno dovrebbe esprimersi in questo modo - dice Pietro - Uno, scrivendo una cosa del genere, esprime tutta la propria ignoranza. Non credo assolutamente che Rovigo sia diventata una città razzista. È solo l’iniziativa di qualcuno, di qualche ideologia politica che tutti ben conoscono".

"Non sapevo del chiosco - risponde Vittorio - Penso che il caso Floyd in America possa dar vita a un risvolto interessante e che, per l’epoca in cui viviamo, è estremamente importante. Poi non credo che la nostra città sia razzista, se qualcuno l’ha scritto non ha parlato certo a nome della comunità rodigina”. “È un atto vandalico terribile - dice Alvaro - Ma Rovigo è una cittadina troppo tranquilla per essere razzista".

"Penso che l’educazione delle persone si misuri da quello che scrivono - risponde Andrea - Ad aver compiuto questo gesto sono i soliti stupidi che ogni tanto si divertono e provano gusto a fare queste cose". "Qualsiasi forma di discriminazione è sbagliata - dice Enzo, dopo aver condannato fortemente le scritte vandaliche sul chiosco - Per questo, per evitare che cose simili si ripetano, bisogna puntare sull’istruzione, sulla cultura, sull’arte, le scuole. Bisogna crescere le nuove generazioni con principi sani, dove tutti abbiano i propri valori e difetti. Allora le cose andranno meglio". "Quello che è successo è un’assurdità - afferma Celestina - Anzi è una cosa doppiamente assurda: per l’edificio imbrattato e per le orribili scritte contro Floyd. Impensabile che succedano ancora queste, soprattutto qui. Spero che questo sia un episodio isolato e non una cosa più strutturata".

"Queste scritte sono una vergogna - dice scuotendo la testa Carla - Ormai la gente ha perso l’uso dell’intelletto. Rovigo non è assolutamente una città razzista, è solo qualche balordo che, per divertirsi, fa cose del genere". 
Sabato prossimo, intanto, a Rovigo ci sarà la manifestazione contro il razzismo organizzata dalla rete degli studenti.

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