Positivi a spasso per il paese vanno a fare la spesa o fanno un salto in farmacia
TURISMO
01/07/2020 - 18:46
“In molti ci chiedono il bonus. Ma quando gli spieghiamo la trafila da fare per averlo, gli entusiasmi si spengono. Certo: sempre meglio che niente, ma non sarà questo sconto a rilanciare il turismo”. Michele Ghezzo, oltre ad essere il presidente della società proprietaria di Rosapineta Sud e Rosolina Mare Club, parla a nome del Consorzio turistico del Delta del Po, che raggruppa la gran parte delle strutture alberghiere e ricettive, soprattutto di Rosolina. Dove la stragrande maggioranza degli operatori ha scelto di aderire al bonus previsto dal governo per incentivare le vacanze in Italia.
“Ma inutile nascondersi - taglia corto Ghezzo - qualche difficoltà c’è eccome, per usare un eufemismo. Perché l’applicazione dello sconto non è né chiara né semplice, e il fatto che le linee guida siano uscite in ritardo di certo non ha aiutato”.
In ogni caso, da ieri chi arriva negli hotel di Rosolina può chiedere il bonus: fino a 400 euro di sconto (per le famiglie da tre persone in su) direttamente al pagamento alla cassa, e altri 100 da recuperare in detrazioni fiscali con la prossima dichiarazione dei redditi. “Sì ma anche qui: siamo partiti di mercoledì, ma il turismo ragiona su base settimanale. Quindi a chi è arrivato lunedì, come dobbiamo fare ad applicare lo sconto?”, chiede Ghezzo. Dubbi che, almeno per ora, restano senza risposta e complicano ulteriormente un quadro che già non è per nulla semplice.
“In pratica per noi albergatori - sottolinea Ghezzo - applicare il bonus comporta un minore incasso, e parliamo di soldi freschi, liquidi, immediatamente disponibili, di 400 euro a famiglia. Un bel ammanco, alla fine del mese, nelle nostre disponibilità. Certo, poi ci saranno restituiti sottoforma di credito d’imposta...”. Ma intanto la cassa piange, e il portafoglio pure. “E in un anno così particolare - riprende il filo Ghezzo - non ce n’era proprio bisogno”.
Sì perché il bonus vacanze magari incoraggia un po’ il flusso turistico, ma sicuramente non fa miracoli. “Qui a Rosolina il calo delle presenze turistiche si vede a occhio nudo, passeggiando per le strade o in spiaggia. Tra settimana c’è poca gente, sicuramente molta meno degli anni scorsi. Nei weekend cambia tutto, ma parliamo essenzialmente di ‘pendolari’ del mare: gente che abita in Polesine o nei territori limitrofi e che viene qui in giornata. Dopo tanti mesi senza lavoro, e con la crisi che fa davvero paura, molti quest’anno non si possono permettere le vacanze, nemmeno con il bonus. Diciamo che incoraggerà qualche indeciso, e darà un po’ di respiro a chi le vacanze le avrebbe fatte comunque, ma non di più. In ogni caso, meglio che niente”, conclude il portavoce degli albergatori bassopolesani.
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