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L’evento

L’ultimo baluardo dell’Unità

Fenzi: “Tombola e ristorante in sicurezza”. Quasi certamente sarà l’unica del Polesine

L’ultimo baluardo dell’Unità

A Zampine non si ammaina la bandiera rossa. La roccaforte dem, anzi, “comunista”, di Stienta si prepara ad organizzare la tradizionale Festa dell’Unità (o del Pd) probabilmente l’unica dell’intero Polesine e forse di gran parte della Bassa Padovana. Le restrizioni anti Covid impongono limiti ed accorgimenti spesso insostenibili per organizzare sagre e feste di massa. Ma a Zampine tutto questo non basta per fermare la riscossa del popolo della bandiera rossa. Anche perché, come dice Claudio Ramazzina, vicepresidente della fondazione Arca, che gestisce i beni che furono dei Ds: “i partigiani hanno già vinto nel ‘45, vinceranno anche adesso”.

Insomma c’è tanto orgoglio rosso in questa voglia di non lasciare il Polesine senza il suo tradizionale appuntamento popolar-politico. E pazienza se la tombola sarà fatta mantenendo la distanza di sicurezza; pazienza se all’ingresso verrà misurata la temperatura e se ancora non è chiaro se sulla pista da ballo potranno salire solo coppie di congiunti. “L’importante - spiega Fabrizio Fenzi - è non deludere le aspettative ci chi aspetta questo evento, e di chi lavora per valori che si tramandano da decenni”.

Per domani è fissata la riunione definitiva per decidere se e come “ma al 99% la festa si farà, probabilmente dal 7 al 17 agosto. Ovviamente ci saranno tutti i necessari accorgimenti per la sicurezza, perché le cose saranno fatte in regola. E quindi misurazione della temperatura, mascherine nei luoghi chiusi e sul volto dei camerieri. I volontari non mancano, ma alcuni servizi sono appaltati ad imprese, come le pulizie, che lo fanno di mestiere e che quindi seguono già i vari protocolli di sicurezza. Noi, inoltre, siamo avvantaggiati dal fatto di avere strutture fisse già in piedi, come il ristorante e l’area per tombola e dibattiti, e quindi da questo punto di vista non dovranno essere sostenuti costi supplementari. I tavoli al ristorante saranno distanziati ed anche i posti per la tombola saranno con la distanza di sicurezza. Vedremo anche di organizzare serate di approfondimento e dibattito politico. Resta qualche incognita sul ballo, se sarà solo per coppie di congiunti o se ci saranno altre disposizioni”. Fenzi ammette che “non sarà facile, le problematiche sono molte e capisco benissimo gli organizzatori delle altre feste o sagre, che non possono permettersi di allestire stand e affrontare costi e restrizioni varie, ma da noi la passione è tanta”.

E così in un panorama desolato, quasi desertificato per sagre e feste costrette a “saltare un giro”, l’ultimo baluardo dell’Unità si conferma la piccola frazione di Zampine, a due passi dal Po, ma pronta a diventare la festa ‘provinciale’, probabilmente unica, dell’Unità. “Ammetto - sottolinea Ramazzina - che io nutrivo qualche perplessità sull’organizzare la festa anche quest’anno. Aggiornare tutto all’anno prossimo non sarebbe stata un’onta, ma l’entusiasmo dalle nostre parti è ancora forte e troveremo certamente il modo di rispettare ogni aspetto della normativa di sicurezza”. Salsicce democratiche e tombolate, “Avanti popolo” e ballo liscio, l’ultimo avamposto non abbandona la trincea. Ed anche il Pd provinciale è pronto a sostenere lo sventolio della bandiera di Zampine, che vuole essere più forte del Covid 19.

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