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ADRIA

Traversagno, tratto pericoloso a Bellombra

Raccolta firme tra i residenti per chiedere interventi per garantire la sicurezza e più controlli

Traversagno, tratto pericoloso a Bellombra

Traversagno, percorso al centro delle critiche

Raccolta firme tra i residenti per chiedere interventi per garantire la sicurezza e più controlli

Un tratto di strada a curve insidiose, il cedimento dell’asfalto, la folta vegetazione che limita la visibilità, la velocità delle vetture che raramente rispettano il limite imposto: sono gli ingredienti di una situazione molto pericolosa nel tratto del Traversagno a metà strada circa tra l’idrovora Bellombra e l’abitato di Corcrevà. Una strada molto trafficata non solo per i residenti della frazione, ma anche per tanti che transitano da e per Papozze, Villanova Marchesa e Crespino. Oltre ai mezzi agricoli.

Una situazione che ha spinto i residenti di Bellombra e del circondario a una raccolta firme affinché si intervenga con urgenza prima che succeda qualche incidente con gravi conseguenze. "Nei giorni scorsi - fa sapere un residente - è stata tagliata l’erba del ciglio, questo ha un po’ migliorato la visibilità, ma è del tutto insufficiente. Bisogna considerare - spiega - che la strada è stretta, quindi due auto che si incrociano devono rallentare e non poco. La maggior responsabilità è degli automobilisti che percorrono la strada senza rispettare il limite imposto, per questo è necessario correre ai rimedi, migliorando almeno la visibilità e le condizioni del manto stradale. Saremo ben lieti - aggiunge - se ogni tanto ci fossero i controlli della polizia locale anche per verificare i mezzi pesanti che transitano di qui e non rispettano la portata".

Ma il problema non riguarda solo gli automezzi. "Le condizioni di questa strada - riferisce un altro residente - sono ancor più pericolose per i ciclisti, per quanti desiderano fare un giro in bici nella tranquillità della campagna. E’ senza dubbio uno dei percorsi più belli da Adria verso il Po, oppure rientrando per Baricetta passando per la Passionanza. Insieme ai colori e ai profumi della campagna, ci sono vecchie corti rurali, fattorie, ponti storici in pietra, borghi. Un percorso che merita essere valorizzando".

"Ma andare in bici lungo questa strada - incalza con foga - è mettere a rischio la propria vita: tra auto che sfrecciano e i tanti avvallamenti dell’asfalto. In alcuni punti ci sono dei ‘denti’ di qualche centimetro, è un miracolo che finora nessuno sia caduto. Il vero pericolo, poi, incombe quando è in arrivo un’auto e chi sta in bici tende a spostarsi, nello stesso tempo cerca di evitare l’asfalto sconnesso per non cadere. Anche la vegetazione crea qualche problema di visibilità. Ma voglio dire - conclude - che servirebbero più piante per creare un po’ d’ombra, ma le piante dovrebbero essere a debita distanza dalla strada".

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