Addio all’Angelo di Porto Tolle, l'alpino dal cuore d'oro

Angelo Gecchele si è spento, giovedì scorso, dopo aver combattuto da vero alpino l’ultima battaglia della sua splendida vita. Un uomo di altri tempi Angelo, nato a San Giovanni Ilarione in provincia di Verona, di cui si è perso lo stampo, ma un uomo sempre con la visione chiara del futuro che cercava di costruire.

Quel suo fare semplice ma determinato. Il suo vedere le cose sempre al positivo, nonostante gli innumerevoli ostacoli che senza mai turbare il suo spirito libero, da montanaro e vero alpino ha superato.

Ha impegnato la sua vita a migliorare quella degli altri. Per tanti anni è stato milite volontario nella Croce Verde ad Adria e poi, quando da questa si è staccato un gruppetto di loro per dar vita a una cooperativa sociale, con lo stesso scopo di servizio di emergenza e urgenza nel territorio del Delta, la Militi volontari della Croce Verde a Porto Tolle, si è preso il peso e la responsabilità di farla crescere e migliorare. Ne è stato il presidente per circa venti anni e come il pane sulla tavola, la sua presenza quotidiana ha garantito sicurezza e prosperità.

Era e resterà per tutti l’angelo di Porto Tolle, come amavano definirlo sindacalisti, dirigenti, politici, altri operatori del settore ma anche le persone semplici che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. Persone come quelle signore anziane che spesso accompagnava a far visita a parenti lontani o a “prendere la benedizione al Santo a Padova”.

E’ stato un maestro di semplicità, umiltà, onestà e coerenza sia nel lavoro che nel rapporto con le persone. E’ tornato libero tra i monti da dove da Alpino era sceso per servire il nostro Polesine nel massimo rispetto e silenzio, come un vero milite. Il funerale di Angelo Gecchele si è tenuto ad Ariano nel Polesine, nella chiesa di Santa Maria in Punta, sabato scorso.