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PALAZZO TASSONI

Una pioggia d’oro dalle multe, e mancano ancora i "regali" del nuovo velox

Un tesoretto di oltre 1milione e 200mila euro. Lo spiega l'ex vicesindaco Federico Simoni

Una pioggia d’oro dalle multe, e mancano ancora i "regali" del nuovo velox

"Il bilancio consuntivo 2019 approdato in consiglio comunale è la fotografia della gestione Barbierato 2019 ed un banco di prova per le implicazioni che avrà in questo 2020": esordisce così l’ex vicesindaco Federico Simoni nel commentare la manovra finanziaria. Va ricordato che l’esponente azzurro aveva messo a punto una serie di emendamenti al bilancio previsionale per consentire di mettere subito a disposizione risorse per imprese e famiglie di fronte all’emergenza provocata dal lockdown: gli emendamenti presentati dalle forze politiche di minoranza sono stati quasi tutti bocciati dalla maggioranza civica.

“Salta subito agli occhi - prosegue Simoni - come, nel 2019, a fronte di una previsione di multe da sanzioni del codice della strada di 850mila euro, gli accertamenti siano stati di ben 1 milione 205mila euro, ossia oltre 350mila euro al di sopra delle previsioni. E ciò a dimostrazione che questa amministrazione aveva necessità di rimpinguare le casse comunali soprattutto con le violazioni del codice della strada quali autovelox e multe per parcheggi, due tra i peggiori biglietti da visita messi in campo dall’amministrazione civica. Ricordiamo che l’ultimo l’autovelox da poco installato sulla statale Piovese per chi proviene da Cavarzere, farà schizzare le multe in questo 2020 a livelli ancora più alti. Un aumento di multe che, insieme alla mancata diminuzione di imposte comunali come Tari, Imu, imposta sulla pubblicità e sui plateatici, hanno generato un avanzo di amministrazione di circa 5,5 milioni di euro. In pratica, a fronte di mancate diminuzioni di tassazioni comunali, il bilancio di Barbierato si trova oggi un bel tesoretto, di cui quasi un milione di euro da poter spendere subito”.

A questo punto Simoni ricorda che “il 2019 è stato il primo anno di completa gestione dell’amministrazione civica, pertanto questi risultati denotano tutta la distanza che purtroppo esiste, da due anni a questa parte, tra le necessità del Comune di avere le casse piene, e le necessità dei cittadini e delle imprese di avere un’amministrazione comunale vicina ai loro bisogni nel fare impresa e nell’essere famiglia. Servono maggiori liquidità per i cittadini e le partite Iva, non per il palazzo e la burocrazia. Da questa fotografia del 2019, rilevo anche un altro dato molto importante: se si escludono i 100mila euro di finanziamento della fondazione Cariparo destinati ai lavori nell’ex Circolo Unione del teatro Comunale, soldi reperiti nel 2017 dall’amministrazione Barbujani, e i 90mila euro di fondi del Governo con il decreto Salvini a fine 2018 per la messa in sicurezza delle scuole, il sindaco Barbierato nel 2019 non ha portato a casa nessun contributo. Tornando al risultato del 2019 di 5,5 milioni di euro, più di 900 mila euro sono avanzo libero e vincolato che l’amministrazione potrà utilizzare per la città. A tal proposito, il mio invito è di utilizzare tutta la parte di vincolata e derivante da multe, per investire in opere di urbanizzazione e di asfaltatura di strade e marciapiedi per almeno 300mila euro in zone che da molto tempo aspettano interventi, quali via monsignor Pozzato, zona Amolaretta, zona Bortolina, via Ragazzi del 99 e zona piscina. Inoltre, propongo di utilizzare altri 200mila euro per la sistemazione delle scuole, dei parchi giochi e giardini pubblici, per il rifacimento di segnaletica stradale che in molte zone addirittura è assente. Inoltre, utilizzare la parte libera di 450mila euro per venire incontro alle famiglie con bonus a sostegno delle tasse sulla scuola quali la mensa, i pulmini e l’asilo, e soprattutto di tutte le attività in piena crisi post-lockdown e che ancora non riescono a vedere risultati positivi nonostante la riapertura”.

Quindi conclude con un appello: “Serve un grande piano di aiuti per le imprese anche con contributi a fondo perduto per coprire quelle spese come affitti, bollette, tassa rifiuti, tasse comunali, che hanno comunque dovuto sostenere nonostante la chiusura forzata causa Coronavirus”.

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