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Tommasi al leghista: “Io ignaro, ma Zaia dov’è?”

Il capogruppo della Lega, Munari: "Commento ciò che è scritto nell'ordinanza, l'italiano non ammette interpretazioni"

Tommasi al leghista: “Io ignaro, ma Zaia dov’è?”

Il consigliere Pierfrancesco Munari accusa il primo cittadino Henri Tommasi: “Il sindaco aveva detto di non essere stato avvisato dell’arrivo dei migranti, ma in un documento si legge che lo sapeva dal giorno prima”. Così il primo cittadino replica: “Il documento riporta la data del 16 luglio, giorno in cui i migranti sono arrivati a Cavarzere, ma la comunicazione è pervenuta in comune nella mattina del 17 luglio, dopo che erano già stati portati qui. Bastava che il consigliere Munari chiedesse, invece di fare della disinformazione”.

E’ polemica tra l’opposizione e il primo cittadino. “La prefettura di Venezia ha deciso di trasferire nel nostro comune un gruppo di richiedenti asilo sottoposti a quarantena senza interpellare l'amministrazione comunale”, aveva affermato qualche giorno fa Tommasi. Così Munari lo accusa: “Ma ieri, 17 luglio 2020, il sindaco non ha detto pubblicamente che non era stato avvisato? Da un suo documento, si apprende che lo sapeva il giorno prima. Questo dice l'ordinanza, che altrimenti avrebbe dovuto specificare la data della comunicazione. L'italiano non ammette interpretazioni”: questo l’attacco del consigliere, pubblicando nei social una parte del documento in questione.

Ma il sindaco Henri Tommasi, replica, e chiarisce le sue ragioni: “Vile attacco dal consigliere della Lega, Munari, che mi accusa di falso. Questa non è politica, questo è un gesto vile, di bassissimo livello che mai mi sarei aspettato dal consigliere della Lega Munari, che con un post pubblicato ieri nella sua pagina ha messo in dubbio le mie parole e la dinamica dei fatti che dettagliatamente. Non mi sarei mai esposto così tanto se le cose non fossero andate come ho raccontato fin da subito, in maniera ferma e dura nei confronti della prefettura, ho preso parte al sit-in e parteciperò agli altri. Ma che mi si accusi di aver dichiarato il falso e di essere stato a conoscenza già da prima dell'arrivo dei migranti positivi, fomentando cittadini... Questo non lo accetto”.

E ripete: “Nulla al comune era stato comunicato! Lo sottoscrivo e lo ribadisco. La mattina seguente, cioè venerdì 17 siamo riusciti finalmente dopo innumerevoli tentativi a metterci in contatto con la prefettura che ha dato conferma. Nemmeno il comando locale dei carabinieri era stato autorizzato a rilasciare informazioni, benché contattati dal sottoscritto”. Il documento della questura che cita il consigliere Munari riporta la data del 16 luglio, ma il sindaco ribadisce: “E’ retrodatato. La comunicazione è pervenuta in Comune nella mattina del 17 luglio, dopo che erano già stati portati qui. Ho denunciato fin da subito la mancanza di trasparenza da parte della prefettura e la mancanza di comunicazione che continuo a ribadire, tanto che lo stesso atteggiamento da parte della prefettura è continuato anche nella giornata successiva, con informazioni incomplete e addirittura smentite poi dai fatti”. Poi conclude, rivolgendosi al capogruppo della Lega: “Munari farebbe bene, invece che perdere tempo in post acchiappa-like ad utilizzare energie e canali a sua disposizione per mettere al corrente della grave situazione i suoi referenti politici gli assessori regionali e Zaia per unire le forze e collaborare”.

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