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Aiuti alle famiglie, c’è il regolamento

Riservati ai residenti con Isee inferiore a 7.500 euro, per nuclei in condizioni di disagio economico

Aiuti alle famiglie, c’è il regolamento

Riservati ai residenti con Isee inferiore a 7.500 euro, per nuclei in condizioni di disagio economico

E’ stato approvato il nuovo regolamento comunale di Porto Viro, per la concessione di sovvenzioni, contributi e sussidi per assistenza, sicurezza sociale e agevolazione compiti educativi alle famiglie.

Gli interventi saranno determinati in modo diversificato in relazione alla situazione economica effettiva del relativo nucleo familiare. Gli importi degli interventi sono intesi a garantire per tutti i residenti del Comune le risorse per il soddisfacimento dei bisogni primari. Sono quindi subordinati alla definizione di un fabbisogno individuale valido per questo tipo di interventi. I destinatari degli interventi economici sono gli utenti residenti nel Comune di Porto Viro. Almeno un componente del nucleo familiare deve avere la residenza da almeno 6 mesi nel Comune di Porto Viro al momento della domanda. La condizione economica deve essere inferiore a 7mila 500 euro, come da Isee.

Gli interventi possono essere concessi a nuclei familiari che hanno un reddito inferiore a 7mila 500 euro.

Per l’anno 2020, l’entità massima del contributo erogabile nell’anno al singolo nucleo familiare, anche a fronte di più domande, non potrà essere superiore a 3mila 600 euro, con eventuale integrazione da parte della giunta comunale raggiungendo un limite massimo di 6mila euro.

I settori di intervento nei quali il Comune interviene sono quelli sulla protezione e tutela dei minori: contributi a famiglie affidatarie, pagamento retta di ricovero presso istituti. Sull’assistenza, protezione e tutela di anziani ed inabili: integrazione rette di ricovero presso case di riposo. Quindi, l’intervento nell’ambito della prestazione di forme di assistenza a persone e famiglie che si trovano in particolari condizioni di disagio economico e sociale, compatibilmente con la disponibilità di bilancio: contributi per pagamento bollette, per spese mediche (ticket sanitari, visite specialistiche, acquisto ausili sanitari, eccetera), per spese funerarie. E ancora, prevenzione e recupero tossicodipendenze; promozione dell’inserimento sociale, scolastico e lavorativo di soggetti portatori di handicap; agevolazioni compiti educativi delle famiglie.

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