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CALCIO

Festa sospesa inseguendo il sogno

Raito: “Orgogliosi”. Bimbatti: “Interisti illusi”. Ma il milanista Bobo: “Non vi divertite più”

Festa sospesa inseguendo il sogno

Renato Borgato e Leonardo Raito

Raito: “Orgogliosi”. Bimbatti: “Interisti illusi”. Ma il milanista Bobo: “Non vi divertite più”

Sarà anche vero che è l’unica cosa che conta, ma a lungo andare potrebbe finire per… annoiare. E se anche la testa esulta per il nono scudetto consecutivo; il cuore palpita per quella Champions inseguita ormai da troppo tempo. E’ la dura vita degli juventini, “eterni” campioni d’Italia.

L’altra sera, alle 23.42, al termine del match vinto (per 2-0) con la Sampdoria, la Juve si è laureata campione d’Italia ancora una volta, come ogni anno dal 2012 in qua. Ma per le strade del centro (complice anche l’ora tarda?) non si è scatenata la festa del popolo bianconero: niente caroselli sul Corso, ed esultanza limitata a qualche bar, davanti al maxischermo, per pochi minuti.

“Non vi divertite più nemmeno voi…”, punge gli amici juventini l’ex sindaco di Adria Massimo Barbujani, milanista di ferro. “Ne è la prova il fatto che in strada, domenica sera, non c’era nessuno. E poi vogliamo parlare di Sarri? Non è nelle loro corde. Certo, nel marasma di un anno particolare sono stati i più bravi. Ma mi ha lasciato l’amaro in bocca vedere che ogni volta che la Juve prendeva delle bastonate da polli (anche con il Milan) dietro non vinceva mai nessuno. Lo hanno fatto apposta per tenere la suspense alta fino a due giornate dalla fine, e creare interesse su questa Serie A, poi hanno chiuso la partita”.

“Abbiamo vinto ed è giusto festeggiare”, chiude ogni discussione Andrea Bimbatti, ex vicesindaco di Rovigo ed esponente di Forza Italia con il cuore bianconero. Che poi “colpisce” i rivali di sempre: “Anzi, festeggiare quest’anno è ancora più bello visto che, perdendo qualche punto, abbiamo aumentato le tradizionali illusioni estive degli interisti”. Non è finita: “Non c’è dubbio che nove scudetti di fila siano un record storico ma adesso sarebbe spettacolare arrivare al decimo”, punta in alto Bimbatti.

“E’ vero, non ci sono state feste. Ma l’orgoglio per un record che, in Italia e in Europa, nessuno supererà più resta”, sottolinea a sua volta uno juventino doc come Leonardo Raito, sindaco di Polesella. Uno che quest’anno - rivendica - ha visto “tutte le partite della Juve, come da tradizione, a casa mia o con il mio amico Omar. Certo che sono felice dello scudetto, pur in una stagione stranissima e disgraziata: abbiamo confermato la forza di una rosa e di una società che non hanno pari in Italia”.

A tenere alta la bandiera nerazzurra è il sindaco di Stienta Enrico Ferrarese. “Ho cercato di approfittare di questo periodo estivo per guardare al calcio in modo un po’ più distaccato”, premette. “Ma l’Inter l’ho seguita lo stesso”, ammette subito dopo. “Quest’anno la Juve era attaccabile e noi abbiamo perso tante occasioni. Però sono contento - aggiunge - perché abbiamo dato l’idea di essere pronti: certo, non siamo al loro livello, ma con un po’ di bravura e un po’ di fortuna avremmo potuto sfruttare meglio le tante occasioni che si sono presentate”.

Il servizio completo oggi 28 luglio sulla Voce di Rovigo

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Commenti all'articolo

  • Nik12

    29 Luglio 2020 - 00:51

    Ma vergogna fate i sindaci e non i tifosi delle squadre di calcio

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