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VECCHIE GLORIE

“La festa del pesce” resta al palo

Annuncio del presidente Durante: “Tempi stretti e solidarietà con gli esercizi della ristorazione”

“La festa del pesce” resta al palo

Secondo gli esperti dei numeri, il “44” è un numero che simboleggia lavoro, praticità e fondamento. Nella “Festa del pesce” il lavoro è quello dei volontari; la praticità è quella di piatti semplici legati alla tradizione ma sempre da leccarsi i baffi; il fondamento è un’associazione che da anni porta avanti una tradizione che ogni volta richiama migliaia di persone. Ma arrivata al numero “44”, la macchina organizzativa si è bloccata, lo stand è rimasto a terra, le cucine silenziose e spente: per la prima volta la manifestazione dà forfait a causa dell’avvento del Coronavirus e di tutte le conseguenze che ha provocato. Gli organizzatori fino all’ultimo hanno voluto sperarci, ma alla fine hanno dovuto arrendersi.

“E’ con rammarico – scrive il presidente Fausto Durante - che porto a conoscenza di soci e simpatizzanti che quest’anno il club Vecchie glorie non effettuerà l’ormai storica ‘Festa del pesce’. Purtroppo – spiega - come tutti sappiamo, l’evento inaspettato, ovvero la pandemia a livello mondiale, Covid-19, ha inciso e prepotentemente sulle attività di questo club e non solo. Seppur la situazione nazionale, al momento non ancora chiarita, lascia qualche speranza all’apertura delle fiere paesane – osserva il presidente - valutati i tempi strettissimi per l’aspetto organizzativo e soprattutto, visto il periodo di crisi economica per la categoria della ristorazione, abbiamo deciso di non procedere per quest’anno”. A questo punto fritto misto e bisatei fritti, così pure baccalà e seppie in umido, senza dimenticare le verdure di stagione e quelle “ombrète” di buon vino, bianco o rosso, sfuso ma fresco danno appuntamento al 2021.

Nella nota diramata dal presidente si registra anche un gesto di attenzione nei confronti delle attività delle ristorazione dei locali pubblici, in questo difficilissimo momento post lockdown: anche questo è un modo di fare solidarietà.

L’anno scorso la “Festa del pesce” aveva lanciato un forte segnale green lasciando nell’armadio piatti in ceramica, bicchieri e caraffe in vetro e posate in metallo per adottare oggetti biodegradabili. “E’ un segnale importante che vogliamo dare – aveva dichiarato Fausto Durante nella serata inaugurale della kermesse – Perché la ‘Festa del pesce’ non è solo un mangia&bevi, ma un momento per stare insieme e un’occasione per lanciare un forte messaggio ambientalista. Anche noi, nel nostro piccolo, ma a voce alta diciamo che è possibile ridurre la plastica e usare prodotti biodegradabili e avviati al riciclo”.

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