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COMUNE DI ROVIGO

Rotatoria Buso-Sarzano, finalmente si parte

Il sindaco: “Dovrà essere tutto pronto entro settembre 2021”. Si eliminerà un incrocio pericoloso

"Basta perdere tempo: noi la rotatoria la facciamo!"

L'incrocio tra via dei Mille, viale Porta Mare e via Ippolito Nievo

Il sindaco: “Dovrà essere tutto pronto entro settembre 2021”. Si eliminerà un incrocio pericoloso

Finalmente si parte. O meglio, dopo anni di attesa, revisioni e aggiornamento dei costi, la grande rotatoria di Buso-Sarzano-viale Tre Martiri entra finalmente nella sua fase operativa. Lo stesso sindaco Edoardo Gaffeo ieri ha precisato che “con l’approvazione del progetto definitivo da parte della giunta scatta l’iter per gli espropri necessari alla realizzazione dell’opera. Il tutto dovrà essere ultimato entro il settembre 2021, entro quella data, infatti, dovremo rendicontare le spese sostenute per l’intervento alla Regione. Ragion per cui ora non ci si ferma più”.

Il via libera della giunta al progetto da 734mila euro innesca quindi l’operazione rotatoria, che vedrà come prima fase l’iter per gli espropri, circa mezza dozzina, necessari a recuperare quegli spicchi di terreno indispensabili per la realizzazione della grande rotatoria. A seguire il cantiere per l’infrastruttura, che dovrà prevedere anche la possibilità per la viabilità corrente del quadrante stradale.

La rotatoria sorgerà all’incrocio di viale Tre Martiri con via Ippolito Nievo (in frazione di Buso) e via Dei Mille (in frazione di Sarzano). Un’opera destinata ad eliminare uno dei punti neri della viabilità rodigina, dato che in quell’incrocio gli incidenti, gravi e meno gravi, si ripetono da anni. E proprio per questo l’amministrazione comunale, diversi anni fa, ha pensato di regolare il traffico con una rotatoria. In quel quadrante, infatti, si intrecciano i flussi della direttrice Rovigo-Adria, parte del traffico da e per l’ospedale di Rovigo, la circolazione diretta alla frazione di Buso e a quelle di Sarzano-Mardimago. Il grande rondò è stato sollecitato, a più riprese, da quasi tutte le forze politiche della città e soprattutto da molti cittadini che chiedono maggiore sicurezza negli spostamenti in quel settore. E tuttavia il progetto dell’opera è stato molto travagliato, con la necessità dell’ultima revisione imposta dalla necessità di rivedere l’aspetto dei sottoservizi, l’allargamento della stessa rotatoria stradale e le conseguenti procedure di esproprio. “Ma ora ci siamo - chiosa il sindaco - si può procedere con la fase operativa”.

Il progetto si basa su un finanziamento di 734mila euro. 258mila euro derivano da un contributo della Regione Veneto, il resto da fondi del Comune.

Il progetto sembrava potesse andare in porto già nel 2017, poi una Conferenza di servizi definì la necessità di spostare la condotta idrica e il metanodotto. Inoltre serviva più terreno per gli interventi di manutenzione, cosa che comportò la necessità di ulteriori espropri. Revisioni e correzioni del progetto che fecero slittare i tempi e lievitare il costo totale dell’opera dai 517mila euro iniziali agli attuali 734mila euro. Ma ora l’iter è completo. Non resta che attendere il cantiere.

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