VOCE
ROVIGO
28.08.2020 - 17:40
A ricordare la struttura resterà il basamento, che sarà utilizzato per eventi ed esposizioni
Ottocento, non un giorno in più. Da oggi, per la prima volta dopo due anni e due mesi, il nostro "contagiorni" non va avanti, e da domani non ci sarà più: la telenovela del chiosco di piazza Merlin è finita. Perché, ieri mattina, sono spariti anche i paletti con il nylon bianco e rosso che ne circondavano il perimetro. A ricordare la vicenda, però, resterà (per sempre?) il basamento su cui l’ex bar con edicola poggiava: il Comune, alla fine, ha deciso di tenerselo, e pazienza per lo spigolo vivo e il rischio inciampo. L’area, ora, è stata completamente riaperta e, secondo le indicazioni dell’amministrazione comunale, potrà essere utilizzata come palco naturale per eventi, manifestazioni ed esposizioni artistiche. Intanto, proprio ieri, vi è comparso sopra una gazebo: insomma, un piccolo chiosco mobile, sulle ceneri di quello che era il chiosco.
La vicenda della struttura diventata abusiva per volontà del Comune dopo 20 anni di onorato servizio, come edicola e bar, dunque, si chiude qui. Si è chiusa ieri, precisamente nell’ottocentesimo giorno da quando tutto era cominciato. Era il giugno del 2018, infatti, quando l’amministrazione comunale (allora guidata dal sindaco Bergamin) decise di non rinnovare il permesso ventennale di occupazione di suolo pubblico alla struttura. Da quel giorno, il chiosco è diventato abusivo, e le due attività commerciali che lo animavano hanno dovuto chiudere i battenti per sempre.
Ne sono seguiti due anni di annunci, ultimatum, decisioni e rinvii. La giunta Bergamin è caduta, all’inizio del 2019, senza muovere una foglia in piazza Merlin; il commissario che per qualche tempo ha guidato le sorti del Comune si è guardato bene dal metterci il naso; e alla fine il problema è arrivato sulla scrivania di Edoardo Gaffeo. Che prima ha preso tempo, poi ha deciso di rimuovere la struttura una volta per tutte, salvo dover stoppare l’operazione causa lockdown. Operai e ruspe sono poi arrivate davvero in piazza Merlin all’inizio di giugno, alla fine della “fase 2” dell’emergenza, e in poco più di un mese hanno smantellato la struttura, lasciando però il problema del “liston”. Abbiamo dovuto aspettare un altro mese e mezzo per veder sparire il recinto che ne precludeva il passaggio. Ora, piazza Merlin è finalmente libera.
Commenti all'articolo
Diego
29 Agosto 2020 - 14:03
Non avrei mai immaginato quanto più sublime potesse essere agli occhi un gazebo piazzato in sostituzione di quell'ECOMOSTRO di prima. Adesso ci si potrebbero insediare tranquillamente tanti INFORMATORI ELETTORALI che sicuramente vanno giù meglio di un cappuccino, una brioche od un banale gelato. CHAPEAU.
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