VOCE
il caso
20.09.2020 - 21:04
Una maxi antenna 5G in centro abitato. Abusiva. E’ la scoperta fatta dal consigliere comunale di Italexit, Mattia Maniezzo. “Ho ricevuto la segnalazione dei cittadini e ho fatto il mio lavoro di consigliere - spiega Maniezzo - ho approfondito per verificare di cosa si trattasse e se le carte fossero in regola”.
Parliamo di una maxi antenna che è stata costruita a Roverdicré durante il periodo del lockdown, racconta Maniezzo, in via Veronese sopra un condominio dell’Ater. “Ho posto una interrogazione al Comune ed è venuto fuori che si tratta di una antenna 5G, la prima realizzata a Rovigo, senza però alcuna autorizzazione”, spiega ancora il consigliere.
Secondo la ricostruzione degli uffici comunali, infatti, non esiste alcuna richiesta di autorizzazione. Dopo numerose ricerche negli uffici dell’Urbanistica, infatti - spiega nella risposta all’interrogazione l’assessore comunale Giuseppe Favaretto - non sarebbe emersa nessuna richiesta di installazione di una antenna in via Veronese a Roverdicré. E lo stesso assessore si è recato sul posto per verificarne l’esistenza.
Gli approfondimenti svolti dal Comune hanno rilevato che l’antenna sarebbe stata autorizzata dall’Ater, proprietaria del condominio che la ospita. Sentita la ditta che si è occupata dell’installazione, questa avrebbe confermato che si tratta di una antenna 5G banda larga. Sempre secondo la ditta che si è occupata della installazione dell’antenna in questione, non sevirebbe alcuna autorizzazione del Comune per posizionarla.
Ma il Comune non è dello stresso avviso. Anzi. Gli uffici dell’urbanistica hanno avvito un procedimento amministrativo per verificarne la legittimità dandone comunicazione anche all’Arpav.
“Siamo all’assurdità totale, un impianto del genere di quella portata installato all’interno di una quartiere residenziale senza rispettare alcun procedimento - commenta Maniezzo - Per fortuna so per certo che Rovigo non fa parte dei 120 comuni di sperimentazione del 5G che quindi per il momento resta spenta ma questa amministrazione deve fare qualcosa di più per difendere la cittadinanza. Non deve anteporre alla tutela della salute pubblica le logiche di partito visto che il Governo sta difendendo le nuove tecnologie a spada tratta. Ma prima di tutto viene la salute dei cittadini”.
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