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5 Stelle cadenti: mai così in basso

Le 2.762 preferenze alle Regionali sono inferiori a quelle del 2010. In 30 mesi addio a 9 elettori su 10

5 Stelle cadenti: mai così in basso

Così in basso, quelle cinque stelle non si erano mai viste. Ma non stiamo parlando di astronomia: è la politica, baby. Quella che, alla fine, ha aperto “come una scatoletta di tonno” chi la voleva scardinare, e che in dieci anni esatti si è invece trovato a descrivere un’orbita che dalle stelle è finita al loro proverbiale antipodo.

E’ la storia di un esperimento politico che, seppur ancora nella stanza dei bottoni del governo nazionale, sul territorio segna il passo e che - se il Movimento, ormai, anche in Polesine non fosse diventato più spopolato della faccia oscura della luna - dovrebbe pronunciare il celebre “Houston abbiamo un problema”. Di sopravvivenza.

Sì perché le Regionali di domenica e lunedì scorsi hanno fatto piombare il Movimento Cinque Stelle al livello più basso di sempre. Sono stati 2.762 i voti raccolti dal M5s in provincia di Rovigo: dieci anni fa, al primo appuntamento con le urne nella nostra provincia ne conquistarono 2.908. Il fatto che la diminuzione dell’affluenza alle urne faccia, giocoforza, aumentare la percentuale relativa è una soddisfazione davvero molto magra a cui appellarsi: d’accordo, nel 2010 il M5s in Polesine raccolse il 2,43%; oggi è al 2,9%. Ma vuol dire comunque essere regrediti allo stato embrionale del Movimento, quando - però - il progetto politico targato Beppe Grillo era in via di sviluppo, mentre adesso è in caduta libera.

Lo dimostra l’analisi dell’andamento elettorale dei Cinque stelle nella nostra provincia nelle ultime tre tornate elettorali: in 30 mesi, il Movimento ha lasciato sul terreno oltre il 22%; diminuendo il proprio consenso (in termini assoluti) di un incredibile 92%. In pratica, dalle elezioni Politiche del marzo 2018 allo scorso fine settimana ci hanno rimesso oltre nove voti su dieci, passando da 35.806 voti a 2.762. E scusate se è poco.

L’andamento elettorale del Movimento nella nostra provincia si può dividere in due momenti. La fase dell’ascesa, culminata proprio con le elezioni Politiche del 4 marzo 2018; e quella della discesa, iniziata, di fatto, dal giorno dopo. Il punto di partenza sono le Regionali di 10 anni fa e quel 2,4%; l’anno dopo alle elezioni comunali di Rovigo il M5s portò a casa i primi due storici eletti in Polesine, forte di un 6,83% dei consensi (raccolti, però, nella sola città capoluogo).

Si passa, dunque, alle Politiche del febbraio 2013 quando il Movimento Cinque Stelle arrivò al suo zenit: 26,32%, persino di più di quanto avrebbe fatto cinque anni dopo, nelle elezioni che aprirono al M5s le porte del governo. Alle Europee del 2014 confermò un buon 20%, dimezzato però alle Regionali dell’anno successivo, prima del nuovo rilancio con il 25,3% fatto registrare alle Politiche di due anni e mezzo fa.

L’inizio della fine: alle Europee del 2019 il Movimento, logorato da un anno di governo con la Lega, si è scoperto più che dimezzato, arretrando fino al 10,2% per sprofondare poi sotto al 3% lo scorso weekend. Un valore persino più basso della soglia di sbarramento, che è stata letta come una sconfitta epocale persino dagli stessi dirigenti nazionali del Movimento. Le Cinque stelle (per ora) sembrano tramontate.

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