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SICUREZZA

Casa Ater allagata, disabile sfollata

Il Comune ha portato l’inquilina, una donna di 46 anni in carrozzina all’hotel Capital

Casa Ater allagata, disabile sfollata

Un problema allo scarico fognario in una casa Ater di via Norma Cossetti a Rovigo e un appartamento al piano terra della zona Tassina, proprio dietro il supermercato Lidl, in cui vive una donna disabile, è rimasto completamente allagato. E’ successo alle 21,30 di venerdì scorso. Dall’appartamento scatta l’allarme per un allagamento nella casa. I condomini chiamano i vigili del fuoco. Arriva anche la polizia locale.

E’ un problema strutturale dell’appartamento al piano di sopra, ma la donna non può rimanere nella casa allagata. Si tratta di una signora con problemi di salute e costretta in carrozzina. Dopo una serie di “trattative”, il comando della polizia Locale e il comune offrono una soluzione alla donna, che viene così trasferita per una notte, ma anche di più, nell’hotel Capital di viale Porta Adige.

Rimane, tuttavia, il problema della stabilità, della sicurezza e della vivibilità delle case Ater. Si sommano, infatti le segnalazioni che riguardano la capacità dell’ente che fa capo alla regione, di eseguire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli appartamenti di cui è proprietaria.

Inoltre in molti quartieri di Rovigo, come di altri centri polesani, i complessi sono così fatiscenti che singoli appartamenti si ritrovano a essere isolati e senza manutenzione, visto che per la maggior parte non sono abitati. Con la conseguenza, però, che chi vi risiede, fa una vita d’inferno. Un mese fa circa, una signora invalida di via Baruchello, segnala di essere rimasta chiusa in casa da 20 giorni senza ascensore e nessuna risposta.

“Non so più cosa fare, ho provato a chiamare più volte l’ente, senza ricevere mai una risposta, non posso uscire di casa senza ascensore, sono bloccata” raccontava la signora, unica inquilina del condominio, che a un certo punto ha pensato che si fossero dimenticati di lei.

Stessa storia, in questi giorni, a Villanova Marchesana. Alcune famiglie, infatti, hanno denunciato di essere schiava di topi, bisce, insetti ed erba alta. Le casette a schiera sono sempre di proprietà dell’Ater, questa volta in via Giovanni XXIII. Anche in questo caso in casa un ragazzo disabile.

Topi che si intrufolano dappertutto e bisce che bisogna catturare perché certo non rassicuranti. Anche in questo caso le villette a schiera non sono tutte occupate e in quelle chiuse l’erba è davvero alta: la situazione andrebbe sanata. Nemmeno il Comune, con il sindaco Rigotto, ha potuto fare nulla perché si tratta di proprietà privata.

Sullo stato degli alloggi popolari Ater si è spesso parlato, visto che molte case Ater sono spesso lasciate a se stesse. Ma la amministrazione dell’Ater assicura che l’attività manutentiva Ater sta continuando, sono una trentina gli appalti piccoli affidati per manutenzioni ordinarie e una decina quelli che curano gli alloggi sfitti.

Per fine anno altri 200 alloggi saranno pronti per essere consegnati agli utenti. Ma il problema sembra così strutturale da essere anche difficilmente risolvibile.

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