Cerca

LO STUDIO

"Valdastico, la seconda autostrada più pericolosa del Nordest"

Lo scorso anno, registrato uno schianto ogni 11 giorni. La A13 si colloca a metà classifica

"Valdastico, la seconda autostrada più pericolosa del Nordest"

La Valdastico

Lo scorso anno, registrato uno schianto ogni 11 giorni. La A13 si colloca a metà classifica

La Valdastico è la seconda autostrada più pericolosa del Nordest, alle spalle della sola A4 (tratto Venezia-Trieste). La A13, invece, ricopre il quinto posto nella classifica di pericolosità. Lo dice la Fondazione Think Tank Nordest, che ha analizzato i dati relativi agli incidenti nelle nove tratte autostradali che attraversano il nostro territorio. Secondo questo studio, nel 2019 sulla Badia-Piovene Rocchette si sono verificati 32 incidenti; praticamente uno ogni 11 giorni. Nello stesso periodo, in A13 ce ne sono stati 100: uno ogni tre giorni e mezzo. Ma a fare la differenza sono la lunghezza della tratta presa in esame e soprattutto il volume di traffico: quei 32 scontri in A31 si traducono in 6 incidenti ogni 100 milioni di chilometri percorsi; un rapporto che cala a 4,8 per quanto riguarda la Bologna-Padova.

Questa speciale classifica vede, purtroppo, il tratto orientale della A4 al primo posto: tra Venezia e Trieste, sono stati 6,9 gli incidenti registrati ogni 100 milioni di chilometri percorsi. Dopo la A31, seconda, si colloca la Verona Modena con 5,7, quindi la Padova-Venezia con 5,1, e - appunto - la nostra A13. Al sesto posto, la Brennero-Verona con 4,7, seguita dalla A4 Padova-Brescia con 4,6 e dalla A27 Venezia-Belluno con 3,3. L’autostrada più sicura è la Udine-Tarvisio con 2,2 incidenti ogni milione di chilometri percorsi (13 schianti in totale in un anno).

"Il Veneto Orientale continua a soffrire un deficit infrastrutturale importante - lamenta Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est - nonostante l’ingente traffico pesante di attraversamento, che si aggiunge alla presenza di alcune tra le principali località turistiche balneari di tutto il Paese. Purtroppo si tratta di un problema destinato ad aggravarsi, considerando che l’emergenza sanitaria in corso ha spostato sull’auto privata gran parte dei flussi turistici. Da tempo chiediamo che si intervenga per migliorare l’accessibilità, ma anche per aumentare la sicurezza, accelerando i lavori della terza corsia, realizzando un casello autostradale per Bibione e finanziando il progetto del Secondo Accesso. Ci auguriamo - conclude Ferrarelli - che la giunta regionale del Veneto appena insediata presti attenzione alle richieste, spesso inascoltate, provenienti dal Veneto orientale".

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400