VOCE
ROVIGO
10.11.2020 - 09:58
Nello Chendi, consigliere comunale del Pd
"La Tari? Quel conguaglio poteva essere posticipato e rinviato, che dire, sono deluso, ne parleremo in maggioranza". Il consigliere comunale del Pd e amministratore di lungo corso Nello Chendi, sa bene che una misura così impopolare come quella scelta dall’amministrazione Gaffeo il 28 maggio scorso è un boomerang. Una beffa per tutte le famiglie che si trovano in difficoltà in questo periodo di grossa crisi economica a causa della pandemia.
"Faremo una riunione di maggioranza - continua Chendi - e affronterò anche questo argomento, una questione nata in questi giorni e che sottoporremo al nostro assessore Patrizio Bernardinello, che è in giunta da poco".
Se da una parte, infatti, il Comune di Rovigo sta varando una manovra finanziaria da un milione di euro a sostegno delle famiglie più bisognose e del commercio, dall’altra tende la mano e incassa nucleo per nucleo dalla tassa rifiuti. Dopo aver promosso uno sconto alle attività che erano rimaste in difficoltà durante il primo lockdown, inserendo a bilancio 400mila euro, di cui sono stati utilizzati solo 60mila euro.
"Stiamo cerando di definire le iniziative a sostegno di famiglie post Covid e questa Tari poteva certamente essere posticipata o annullata. Fanno parte delle cose che scappano di mano, non era pianificata".
Con il risultato che se anche fosse annullata, tuttavia, la frittata è fatta. "Se non ci fosse stata sarebbe stato un po’ meglio nell’alveo delle scocciature che le famiglie rodigine stanno affrontando. Sono deluso da questa cosa, ma soluzioni non ne vedo, rischiano di essere peggio del buso, come si suol dire. Sarebbe stato meglio dire 'non si paga visto questa situazione infame e la fatica di arrivare a fine mese'".
Invece il Comune ha messo a riserva un fondo per i mancati introiti da Imu e Tari che - si sa - non arriveranno. "Difficile dire non pagate quando gli avvisi sono arrivati a tutti - spiega ancora il consigliere Chendi - Anche perché ci saranno le persone corrette che non mancheranno all’appuntamento e che saranno beffate due volte".
E continua: "La soluzione potrebbe essere uno sconto d’imposta in acconto sul 2021, chi non paga è nel suo diritto. Dobbiamo definire le iniziative e quale sia la più opportuna. Non pesare sulle tasse dei cittadini potrebbe essere una di queste soluzioni: non facciamo pagare l’ultima rata della Tari. Sicuramente in maggioranza riporterò questa preoccupazione".
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