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ROVIGO

Dall’Ara, Massaro e Patergnani sono i liquidatori del Consvipo

Il presidente della provincia: “Il mutuo sul fotovoltaico pesa sull’operazione”

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La sede del Consvipo

Il presidente della provincia: “Il mutuo sul fotovoltaico pesa sull’operazione”

Il processo di liquidazione del Consorzio per lo Sviluppo decorrerà dal 1° dicembre del 2020 e l’obiettivo è di scioglierlo definitivamente entro il 31 dicembre del 2021. Ieri l’assemblea dei soci ha nominato il terzetto dei liquidatori: sono Ivan Dall’Ara presidente della provincia, che rappresenta anche l’ente socio di maggioranza, Pako Massaro e l’avvocato Andrea Patergnani. Dall’Ara sarà il presidente del collegio e avrà la rappresentanza dell’ente in liquidazione. Il collegio per l’incarico di un anno percepirà 6mila euro complessivi da suddividere in tre, oltre al rimborso per le spese di viaggio effettivamente sostenute. La spesa annua stabilita, oltre Iva, è di 8mila euro.

"Sul processo di liquidazione - è il primo commento di Ivan Dall’Ara - pesa un mutuo (di 2 milioni di euro ndr) che scade nel 2027. Il mio ruolo è di mediazione per portare una soluzione. Bisognerà rinegoziare il mutuo per quanto possibile e impegnare i 34 comuni soci ad appropriarsi di queste competenze, visto e considerato che i Comuni ne hanno beneficiato".

E continua: "L’impegno che ho assunto è relazionare lo stato delle cose se non mensilmente bimestralmente a tutti i comuni con un monitoraggio costante della situazione. Quindi i liquidatori saranno tenuti a comunicare rigorosamente e informare i comuni. Il mio ruolo è di garante".

In un anno si riuscirà in un’impresa che almeno da una decina di anni si cerca di intraprendere e portare a termine? "Per il momento sono ottimista - sorride Dall’Ara - è l’ottimismo della ragione. Ci siamo dati questo tempo un anno. Bisogna lavorarci molto sopra e celermente".

Per anni il mutuo che si è rivelato disastroso, è stato lo spauracchio che ha frenato ogni ipotesi di chiusura del Consvipo. Il grande investimento, con tanto di mutuo, sostenuto anni fa per una serie di impianti fotovoltaici nei Comuni polesani, è la grande zavorra dell’assemblea dei soci del Consorzio di sviluppo. Chiudere l’ente comporterebbe che questo mutuo, si parla di un residuo di circa 2 milioni di euro, venisse preso in carico, con varie gradazioni, dai Comuni polesani soci.

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