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OCCHIOBELLO

Addio a Gustavo, ferroviere, volontario, maestro della griglia. Lo ha portato via il virus

Il profondo dolore di Davide Diegoli e il suo commosso ricordo

Addio a Gustavo, ferroviere, volontario, maestro della griglia. Lo ha portato via il virus

Gustavo Fiocchi, 86 anni

Occhiobello ricorda, con affetto e dolore, Gustavo Fiocchi, 86 anni, portato via dal contagio da Coronavirus. Ex ferroviere, con 40 anni di servizio a Ferrara, amante della caccia e della pesca, innamorato profondamente della cucina alla griglia, arte nella quale eccelleva e che lo aveva portato, per tanti anni, a prestare la propria opera alla sagra e alla Festa dell'Unità. "E' lui che mi ha trasmesso quanto grande amore - dice Davide Diegoli, ex amministratore e vicesindaco, componente della Protezione civile, legato a Gustavo da un profondo affetto familiare - ed è questa la foto che ho scelto per ricordarlo, mentre cucina alla griglia, perché è così che lo ricordano tutti".

Nella mattinata di lunedì 30 novembre sono stati celebrati, in forma privata, i funerali. "Abbiamo voluto fare così - prosegue Davide - per evitare ogni forma di assembramento, contro questo virus". Terminata la cerimonia, però, ha voluto ricordare Gustavo con un post su Facebook.

"Oggi in forma privata ti abbiamo salutato per l'ultima volta - scrive Davide - E' dura accettare che sia finita così per il contagio Covid in ospedale, luogo in cui le persone dovrebbero guarire, non ammalarsi. Non mi hai dato la vita, ma mi hai accolto nella tua famiglia e cresciuto senza distinzioni o differenze, facendomi sentire come un figlio naturale. Ti voglio ricordare con questa foto perché è una delle centinaia di cose che mi hai insegnato e che abbiamo fatto assieme, divertendoci".

"Mi hai sostenuto nelle mie scelte, nelle mie opportunità di vita, anche quelle più particolari come la politica, e aiutato quando ho combinato guai. Sicuramente io non sono riuscito a ricambiare totalmente questo amore paterno e non sono stato un figlio eccellente, ma ci ho provato con tutto il cuore, a renderti orgoglioso. Non riuscirò mai a ringraziarti abbastanza e questo crudele destino, a cui mi sono trovato impreparato, mi impedirà di farlo ogni sera quando passavo per casa, ma di sicuro la mia riconoscenza rimarrà stampata nel cuore per sempre. Cercherò di essere sempre in gamba come dicevi tu. Un grande abbraccio che non sono riuscito a darti. Ciao Vecchio".

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